Bassorilievo in arenaria (XV secolo) raffigurante il vescovo Simperto di Augsburg salvare un bambino dalle fauci di un lupo. Chiesa di San Costantino a Fiè allo Sciliar, in Alto Adige.
Simperto era probabilmente nipote di Carlo Magno, di certo un suo stretto confidente e collaboratore. È stato istruito a nell'abbazia di Murbach, in Alsazia, dove prese l'abito benedettino e fu eletto abate. Nel 778 fu nominato vescovo di Augusta da Carlo Magno. Visse alternativamente a Neuburg an der Donau, nell'abbazia di Staffelsee e ad Augusta. Mentre era vescovo, infatti, rimase abate di Murbach, governando allo stesso tempo diocesi e monastero. Si occupò anche della crescita dell'Abbazia di Füssen.
Consolidò e rafforzò la giurisdizione del suo vescovato e ricostruì la basilica dei Santi Ulrico e Afra.
Sotto il vescovo Simperto la città di Augusta divenne un centro fondamentale della cultura benedettina, il che incrementò la fondazione di nuove abbazie a Wessobrunn o Ottobeuren. Con Simperto inoltre la diocesi incoroporò i territori della soppressa diocesi di Neuburg.
Dal Martirologio Romano: "Ad Augsburg nella Baviera in Germania, san Simberto, che fu vescovo e abate di Murbach".
Bibliografia
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Friedrich Prinz, Einige genealogische Anmerkungen zu Bischof Sintpert von Augsburg, in "Jahrbuch des Vereins für Augsburger Bistumsgeschichte", XII (1978), pp. 15–21.
Peter Rummel, Gedruckte Quellen und Schrifttum zu Bischof Simpert von Augsburg, in "Jahrbuch des Vereins für Augsburger Bistumsgeschichte", XII (1978), pp. 186–195
Lothar Bily: SIMPERT (auch: Simbert, Sintpert), Bischof von Augsburg, in Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL), X, 1995, pp. 478–480. ISBN 3-88309-062-X
Anselm Bilgri, Bischof Simpert. Heiliger zwischen Legende und Geschichte, Augsburg 1997, ISBN 3-929246-18-X