Nato a Montelepre, in Sicilia nel 1890, Candela emigrò a New York nel 1906,[1][2] stabilendovisi definitivamente nel 1909 dopo essere rientrato in Italia per terminare gli studi. Il padre era Michele Candela, un imbianchino, e sua madre Giuseppina Pizzurro.
Ottenuta l'ammissione alla Scuola di Architettura della Columbia University, vi conseguì la laurea nel 1915.
Candela lavorò dapprima brevemente come disegnatore per l'architetto Gaetano Ajello, anch'egli di origine siciliana. Dopo un altro breve periodo di lavoro per Frederick Sterner, Candela creò il proprio studio nel 1920. Il suo primo importante progetto fu per una casa d'appartamenti all'angolo tra West 92nd Street e Broadway. Poco dopo ricevette la sua prima commissione sulla East Side al n. 1105 di Park Avenue. Nel corso dei successivi cinque anni, Candela progettò diversi edifici residenziali sulla Upper West Side, principalmente lungo West End Avenue e Riverside Drive. Durante questo periodo, la zona stava subendo una trasformazione profonda da zona prevalentemente di case unifamiliari ad una caratterizzata dalla presenza di grandi condomini.
Candela fu particolarmente attivo nella seconda metà degli anni Venti, quando ebbe l'opportunità di progettare numerosi edifici nell'Upper East Side, principalmente sulla Fifth Avenue e Park Avenue, così come a Sutton Place e in altri luoghi. Nel 1927 e il 1928 , Candela progettò 19 palazzi condomini, tra cui il 960 Fifth Avenue (all'angolo con East 77th Street) e il 720 Park Avenue (all'angolo con East 70th Street). Ebbe ancora più commissioni per il 1929, ma il boom immobiliare cominciò a rallentare già prima del crollo del mercato azionario nel mese di ottobre. Su 27 progetti disegnati, solo 12 edifici furono completati. Tra questi, i palazzi ai numeri 740, 770, 778, 834 e 1040 su Fifth Avenue.
Per gli esterni dei suoi edifici Candela privilegiava forme semplici e funzionali, in confronto agli stili più esuberanti in voga all'epoca. Tuttavia, egli era considerato un maestro del design quando si trattava di interni, con sontuosi foyer d'ingresso e scalinate monumentali.
Durante la Grande depressione, ci fu un crollo nell'edilizia e Candela ricevette solo incarichi sporadici, pur mantenendo la stessa qualità di design. Durante questo periodo, Candela cominciò a sviluppare un interesse per la crittografia, studiando e decifrando i codici creati originariamente nel 1898 dal Comandante Étienne Bazeries per l'Esercito Francese. Nel 1930 Candela pubblicò un libro sull'argomento: The Military Cipher of Commandant Bazeries. A partire dal 1941, Candela offrì un corso di crittografia allo Hunter College di New York, considerato al tempo l'unico del suo genere offerto agli studenti negli Stati Uniti. Nel 1946 raccolse in volume i contenuti delle sue lezioni.
Candela continuò il suo lavoro di architetto fino alla morte nel 1953.
Opere
Edifici
Tutti gli edifici si trovano a New York, quando non sia altrimenti indicato.[3]
The Military Cipher of Commandant Bazeries: An Essay in Decrypting. New York: Cardanus Press, 1938
Isomorphism and Its Applications in Cryptanalytics. New York: Cardanus Press, 1946
Note
^U.S. Immigration Service. List or Manifest of Alien Passengers for the U.S. Immigration Officer at Port of Arrival (Ship Manifest), Immigration Service Form 500 B. S.S. Napolitan Prince sailing from Palermo on November 12, 1906 and arriving in Port of New York on November 27, 1906. American Family Immigration History Center (Ellis Island Archives) posted this manifest online at www.ellisisland.org.
^U.S. Immigration Service. List or Manifest of Alien Passengers for the U.S. Immigration Officer at Port of Arrival (Ship Manifest), Immigration Service Form 500 B. S.S. Sicilian Prince sailing from Palermo on October 22, 1906 and arriving in Port of New York on November 08, 1906. American Family Immigration History Center (Ellis Island Archives) posted this manifest online at www.ellisisland.org.
^ Andrew Alpern, The New York Apartment Houses of Rosario Candela and James Carpenter, New York, Acanthus Press, 2001, ISBN0-926494-20-1, OCLC46385874.
^New York 1930: Architecture Between the Two World Wars, Robert A.M. Stern et al.
^ American Guild of Organists, Second Presbyterian Church, su nycago.org. URL consultato il 10 ottobre 2007.