Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
Questa lista contiene un elenco di rimedi fitoterapici associati a una indicazione come da tradizione fitoterapica e medicina popolare.
Con indicazioni si intende (in gergo medico) il campo di impiego terapeutico di un determinato farmaco (ad esempio l'aspirina è un anaflogistico).
In fitoterapia si usano i termini droga e rimedio al posto di farmaco. "Droga" è inteso (nel vecchio senso della parola di farmacisti, speziali e erboristi) come pianta preparata a fungere come rimedio.
Le indicazioni per le droghe vegetali sono più complesse che per farmaci sintetici: una droga vegetale contiene al solito un largo spettro di sostanze terapeuticamente attive (e con questo anche diversi impieghi, indicazioni), mentre un farmaco sintetico al solito è una sostanza e ha una o due indicazioni.
Non tutti i rimedi qui elencati sono riconosciuti dalla comunità medica scientifica classica, ma rappresentano un piccolo sunto della tradizione e dell'esperienza fitoterapica occidentale.[senza fonte]
La ricetta medica descrive in modo inconfondibile gli ingredienti, la preparazione e l'applicazione di un rimedio o farmaco. Ricette mediche individuali (non confezionate, che bisogna preparare per uno specifico cliente) si chiamano anche ricette magistrali.
Indicazioni fitoterapiche
Sono elencate in ordine alfabetico alcune indicazioni.
Astringenti
Un astringente è una sostanza che attenua le funzioni dei tessuti.
Astringenti a tannini
L'astringenza è data dalla presenza di tannini, che astringono la superficie della pelle e delle mucose, formando una sottile membrana. Utilizzati per la coagulazione della sanguinazione capillare, per le escrezioni plasmatiche (siero) e la guarigione di ferite. Sono nello stesso tempo dei germostatici.
Usi
Infiammazioni dell'alto tratto digestivo
Diarrea a seguito di infiammazioni gastrointestinali
A livello topico: lesioni aperte, emorroidi
Controindicazioni
Costipazione
Anemia sideropenica
Malnutrizione
Prescrizione
Nella maggior parte dei casi assumere subito dopo i pasti principali. In alcuni casi di infiammazione gastrica l'utilizzo a breve termine lontano o prima dei pasti è giustificato. Non usare a lungo termine (4-6 settimane di seguito).
L'astringenza in questo caso è data dalla presenza di resine, gommoresine, oleogommoresine. Le piante a resina sono generalmente antimicrobiche, stimolanti della leucocitosi locale, astringenti, rubefacenti.
Un alterante è una sostanza che modifica i processi riparazione e nutrizione dei tessuti.
Chiamati nella medicina tradizionale anche "depuratori ematici".
Hanno la reputazione di restaurare "sane funzioni corporee", di promuovere la vitalità e la salute senza ulteriormente specificare in che cosa ciò consiste.
Amara
Gli amara aumentano la secrezione gastrica (prima dei pasti) e tonificano il sistema digestivo. Una parte sono anche ottimi epatici.
Meccanismo d'azione degli amari
stimolazione dei recettori per l'amaro sulla lingua
stimolazione del vago, rilascio di gastrina, stimolazione secrezioni gastriche e salivari, che a loro volta stimolano una catena di secrezioni da parte del pancreas, cistifellea, duodeno, ecc.
riducono infezioni enteriche e dispepsia
riducono la fermentazione, specialmente durante le febbri quando il tratto gastrointestinale è meno attivo a causa della ridotta perfusione ematica
riducono l'iperattività ad allergeni e antigeni
aumentano il flusso di bile
aiutano a regolare le secrezioni di insulina/glucagone
stimolano l'appetito contribuiscono alla rigenerazione delle pareti intestinali
promuovono l'assorbimento di grassi e vitamine A, D, E, K.
Promuovono una leggera leucocitosi
Riducono la temperatura corporea (aumentano il flusso ematico al fegato)
Usi
Anoressia e cattiva digestione
Disturbi epatici e biliari (azione coleretica)
Disturbi della glicemia
Gastrite cronica e ulcera gastrica
Intolleranze alimentari e allergie
Condizioni di debilitazione associate ai disturbi sopra elencati
Condizioni febbrili
Ittero
Gli amari possono risultare utili anche in casi di disturbi non direttamente gastrointestinali:
emicranie e cefalee
problemi infiammatori, soprattutto cutanei
condizioni di ipersensibilità e allergia
Controindicazioni
Ulcera duodenale
Condizioni descritte come 'caldo-fredde' nelle medicine tradizionali
Prescrizione
Vista l'azione riflessa, non c'è bisogno di utilizzare dosi elevate; sarà sufficiente elicitare una forte sensazione di amaro, e bere lentamente. Il medium preferito è una tintura diluita
Dato che l'azione è mediata dal sistema nervoso parasimpatico (nervo vago), è necessario aspettarsi un ritardo di 20-30 minuti nell'azione, quindi assumere mezz'ora prima dei pasti.
L'assunzione a lungo termine è possibile se è di beneficio, ma sarebbe preferibile l'utilizzo degli amari solo in caso di necessità, cioè come una stimolazione a una miglior funzionalità autonoma piuttosto che come una 'gruccia'.
Un analgesico, o antidolorifico, attenua o elimina la sensibilità al dolore.
Il dolore può essere causato da tanti meccanismi e la sua elaborazione e percezione cosciente è soggetta a dei processi complicatissimi. Per fare un esempio: un dolore provocato da un processo infiammatorio può sparire con un anaflogistico (antinfiammatorio) o l'esaurimento dell'infiammazione, perché non c'è più la causa, mentre un dolore spastico, nevralgico, "metabolico", … non risponde minimamente alla stessa sostanza. Per questo motivo ci sono innumerevoli fitorimedi con la reputazione di avere effetti analgesici, ma quasi nessuno "funziona" per tutti tipi di dolori.
I "veri" analgesici possono essere così categorizzati:
Gli antiasmatici sono utilizzati come rimedi palliativi contro attacchi di asma. In fitoterapia si usano degli spasmolitici per la muscolatura bronchiale come:
belladonna (spasmolitico), giusquiamo, datura (paralisi di muscolatura respiratoria), efedra (simpatotonico), lobelia (sedativo del centro respiratorio)
combinati ev. con degli antiallergici (antistaminici):
Tanti oli eterici legati a degli oli (nigella, calendula, …) e usati come inalazione sono fortemente anticatarrali sia per alcune forme allergiche sia per quelle infettive (secondo la loro composizione).
Antidiabetici
Un antidiabetico è una sostanza che previene o cura il diabete, o che è utilizzata come coadiuvante in casi di diabetes mellitus II di senescenza.
In medicina popolare vengono consigliati: pericarpium faseolus, bardana; anche amari come il trifoglio fibrini, l'artemisia, la genziana, il centaurio (tutti obsoleti o per debole effetto incerto o per effetti collaterali irreversibili dopo lunga somministrazione).
La cannella da recenti studi risulta un ottimo aiuto nel combattere il diabete, potenzia infatti il normale effetto dell'insulina, rendendola più efficace e mirata.[senza fonte]
Ipocolesterolomizzanti
Sono quelle piante medicinali che permetto di tenere sotto controllo i livelli plasmatici di colesterolo. Attualmente il mercato offre una vasta gamma di prodotti che vantano di possedere questa proprietà, addirittura si possono trovare degli yogurt a cui vengono attribuite queste proprietà.
Vediamo nel dettaglio quali sono i rimedi più conosciuti e le loro proprietà
aglio, titolato in allicina, un metabolita dell'alliina, un glicoside solforato. Non serve assumere l'aglio tal quale poiché l'alliina di per sé non è attiva, deve essere metabolizzata ad allicina e ajoene, i veri principi attivi, mediante una reazione catalizzata dalla alliinasi. Effetto collaterale: alitosi. Esistono tuttavia in commercio preparati a base di aglio invecchiato che non presentano lo sgradevole sapore. Diversi studi clinici[senza fonte] dimostrano una leggera diminuzione dei livelli colesterolo insieme con un temporaneo abbassamento della pressione e all'inibizione dell'aggregazione piastrinica.
Recentemente gli estratti da Berberis aristata e Berberis vulgaris (berberina) e quelli contenenti astaxantina, xantofilla di nuova generazione prodotta da un'alga unicellulare, sono accreditati per il controllo delle dislipidemie grazie a meccanismi di azione diversi da quelli attribuiti alle statine o a piante o rimedi naturali statino-simili.[1] in realtà la berberina è un alcaloide, e può interferire con il sistema dei citocromi, quindi non dovrebbe essere assunta come un integratore.
Un rimedio molto efficace nella cura del vomito è il rizoma di zenzero (Zingiber officinalis) sotto forma di estratto secco titolato (2-3 grammi al giorno) o di rizoma fresco. Fare attenzione al suo utilizzo in gravidanza specialmente nei primi tre mesi. In questo caso può risultare utile la vitamina B6.
Un antipiretico è una sostanza che abbassa la febbre. In questo senso tutti i diaforetici sono anche antipiretici, perché l'aumentata sudorazione abbassa la temperatura corporea.
Un altro tipo di antipiretici invece influisce sulla regolazione della temperatura a livello del sistema nervoso centrale. Sostanze del genere sono contenute in alcune droghe come la Cort. Chinae succirubrae (chinina) e la Hb. Lobeliae inflatae.
gli antitossivi sono di solito preparati composti dalle sostanze sopramenzionate secondo il caso individuale.
Aromatici
Gli aromatici sono sostanze con dei forti gusti e odori perché contengono oli eterici. Essi vengono usati anche per migliorare i gusti e gli odori di altre sostanze.
Interessando inoltre l'olfatto, direttamente connesso con il sistema limbico, influiscono in modo potente (e inconscio) sulle emozioni, gli umori e gli stati d'animo, ciò che viene largamente sfruttato nell'aromaterapia con gli:
Assolutamente da rispettare sono i sottilissimi dosaggi e le simpatie e avversità individuali, proprio perché si tratta di meccanismi non volontariamente controllabili. Esempio: usare l'aglio per una persona che lo detesta o nelle dosi individualmente esagerate è molto malsano (perché organicamente stressante), malgrado le sue proprietà "antisclerotiche".
Battericidi
I battericidi inibiscono la proliferazione dei batteri, in parte direttamente perché sono citotossici, in parte tramite la stimolazione della difesa immunitaria come per esempio
Sono in genere sostanze ricche di oli essenziali che calmano lo stomaco e nel medesimo tempo aumentano la peristalsi e sopprimono i processi di putrefazione intestinale (non solo scomodi ma anche "malsani" per via della produzione di alcol metilico nell'intestino).
Colagoghi
Un colagogo facilita l'evacuazione delle vie biliari.
Sono sostanze che aumentano la produzione di bile da parte del fegato e stimolano altre funzioni epatiche:
Visto che i motivi per i disturbi mestruali di questo tipo possono essere molteplici (ad esempio nella gravidanza) è meglio lasciare all'esperto questo campo, perché molte erbe ivi impiegate influiscono notevolmente sul funzionamento ormonale con notevoli effetti collaterali o possono essere abortive se applicate dilettantisticamente.
Emollienti
Gli emollienti ammorbidiscono il derma e/o la mucosa:
Gli emetici provocano il vomito. Le erbe coinvolte sono da usare in dosi non prive di effetti collaterali potenzialmente nocivi. Lo sciroppo di Ipecacuana è in uso per provocare il vomito in caso di intossicazioni.
Epatici
Gli epatici regolano le attività metaboliche del fegato, promuovono la proliferazione del tessuto epatico e regolano la produzione biliare.
Il timo presenta anche una spiccata azione disinfettante dovuta alla presenza di timolo.
I semi di lino e la fecola di patate sono utilizzati per preparare cataplasmi, posti sui polmoni o le zone della schiena in cui è depositato il catarro, lo sciolgono guarendo la bronchite acuta e cronica.
Il cataplasma si prepara facendo bollire l'ingrediente e stiepidendolo in acqua fredda. A una temperatura intorno ai 38 gradi (non bollente, per non ustionare) si pone su una garza e quindi non a contatto diretto con la pelle. Era un rimedio diffuso contro le bronchiti ai primi del Novecento.
Germostatici
Quasi tutti gli olii essenziali hanno delle dirette capacità germostatiche o germicide.
Ogni olio è specifico su uno o diversi dei seguenti tipi di germi:
aumentata peristalsi per dei meccanismi regolatori: aloe, senna, rhamnus, rabarbaro. Attenzione! Le sostanze contenute (antrachinoni) con l'uso regolare ledono irrimediabilmente i plessi nervosi per la motilità intestinale! Da usare quindi solo in episodi della durata di poche settimane.
Mucillaginosi
I mucillaginosi promuovono la produzione di muco sulle mucose (maggiormente dell'apparato digestivo). Sono erbe che contengono alte dosi di sostanze mucotiche come:
L'olio essenziale di Lavanda (Lavandula angustifolia) possiede discreta attività miorilassante e spasmolitica, purché sia utilizzato con raziocinio e dietro prescrizione medica.[1]
Ce ne sono innumerevoli, perché ognuno tonifica qualcosa. Meglio ricorrere a una funzione o un organo specifico (cuore, circolazione, fegato, stomaco, …).
Virostatici
I virostatici inibiscono la proliferazione virale:
Ovvero cicatrizzanti o che promuovono la guarigione e la cicatrizzazione delle ferite:
La maggior parte delle piante astringenti facilita i processi di cicatrizzazione.
Hydrastis canadensis da usare con cautela per fenomeni di fotosensibilizzazione[10][11][12],
sambuco la varietà mexicana vanta proprietà antimicotiche[13], viene usato per usi alimentari e dermatologici vari[14] e inoltre sono segnalati casi di sensibilizzazione allergiche[14].
^ Z. ZIOLKOWSKI, J. ORSZULAK; H. WOJTANOWSKA, [Aqueous extract of Symphytum officinale in the treatment of some skin diseases in infants.], in Pediatr Pol, vol. 32, n. 12, Dec 1957, pp. 1353-60, PMID13527040.
^ A. Palanisamy, C. Haller; KR. Olson, Photosensitivity reaction in a woman using an herbal supplement containing ginseng, goldenseal, and bee pollen., in J Toxicol Clin Toxicol, vol. 41, n. 6, 2003, pp. 865-7, PMID14677798.
^ JJ. Inbaraj, BM. Kukielczak; P. Bilski; SL. Sandvik; CF. Chignell, Photochemistry and photocytotoxicity of alkaloids from Goldenseal (Hydrastis canadensis L.) 1. Berberine., in Chem Res Toxicol, vol. 14, n. 11, Nov 2001, pp. 1529-34, PMID11712911.
^[St. John's wort treatment relieves skin inflammation and pruritus in neurodermatitis], in Kinderkrankenschwester, vol. 24, n. 11, Nov 2005, p. 479, PMID16334651.
^Final report on the safety assessment of Calendula officinalis extract and Calendula officinalis., in Int J Toxicol, 20 Suppl 2, 2001, pp. 13-20, PMID11558637.
^ J. Graf, Herbal anti-inflammatory agents for skin disease., in Skin Therapy Lett, vol. 5, n. 4, 2000, pp. 3-5, PMID10785407.
^ S. Kartikeyan, RM. Chaturvedi; SV. Narkar, Effect of calendula on trophic ulcers., in Lepr Rev, vol. 61, n. 4, Dec 1990, p. 399, PMID2126323.
^ E. Klouchek-Popova, A. Popov; N. Pavlova; S. Krŭsteva, Influence of the physiological regeneration and epithelialization using fractions isolated from Calendula officinalis., in Acta Physiol Pharmacol Bulg, vol. 8, n. 4, 1982, pp. 63-7, PMID7185264.
^ AP. Pereira, IC. Ferreira; F. Marcelino; P. Valentão; PB. Andrade; R. Seabra; L. Estevinho; A. Bento; JA. Pereira, Phenolic compounds and antimicrobial activity of olive (Olea europaea L. Cv. Cobrançosa) leaves., in Molecules, vol. 12, n. 5, 2007, pp. 1153-62, PMID17873849.