Ridge Racer è un simulatore di guida arcade con visuale in prima persona dal cofano, simile a Daytona USA, in cui è possibile controllare una delle tredici macchine in lizza lungo un circuito cittadino che può essere anche percorso in senso inverso.[2][3][4] Il videogioco introduce anche il drifting, rimosso nelle più recenti incarnazioni della serie.[5] Il giocatore controlla una vettura di colore rosso appartenente all'inesistente scuderia Team F/A (riferimento a Fighter & Attacker della stessa Namco) che affronta le squadre avversarie i cui nomi sono ispirati ai videogiochi arcade quali Gaplus, Dig Dug, Mappy e Rally-X.[6]
Il circuito è in sostanza uno solo, ma affrontabile in modalità novizio, intermediato o avanzato. In modalità avanzata viene aperto un bivio per accedere a una sezione con una sequenza di curve molto difficili. Inoltre in modalità intermedia e avanzata è presente lo scorrere del tempo, che mostra il percorso anche di notte e all'alba.[7]
A suo tempo fu uno dei titoli più impressionanti dal punto di vista tecnico, grazie al texture mapping molto dettagliato, all'efficace goraud shading e alla fluidità dell'azione,[8] in grado di scorrere a ben 60 fps.[7]
Altre caratteristiche tipiche di questo videogioco e dei suoi sequel sono le musiche di sottofondo di genere techno ballabile[9] e la voce che commenta le prestazioni di guida durante il gioco.
Il cabinato è del tipo con seduta, dotato di volante, tre pedali e leva del cambio a sei marce.[10]
Namco realizzò anche una stravagante versione Full Scale, che al posto del cabinato con seduta utilizzava una vera Mazda MX-5 Miata decappottata con guida a destra; il videogioco, proiettato su un enorme triplo schermo di fronte all'auto, veniva controllato tramite i comandi di serie dell'auto, gli indicatori del cruscotto erano funzionanti e usciva aria dai bocchettoni per simulare la velocità.[7]
Conversioni
Ridge Racer venne convertito per PlayStation dallo stesso team di sviluppo della versione arcade nel 1994 in occasione del lancio della console Sony in Giappone.[11]
La potenza 3D della console garantiva un porting molto fedele all'originale arcade da sala, anche se la versione casalinga presentava texture a minore risoluzione, scrolling meno fluido (30 FPS), scelta più vasta di automobili e possibilità di cambio visuale, ma per il resto il titolo è uguale in tutto e per tutto a quello della sala giochi. Dopo questa conversione le successive versioni arcade e le successive versioni per console seguirono due strade differenti con l'unica eccezione di Ridge Racer V.[senza fonte]
In Ridge Racer Type 4 per PlayStation venne poi inclusa la possibilità di giocare anche a un aggiornamento del primo Ridge Racer, ora in grado di girare a 60 fps come l'originale arcade.[7]
Ridge Racer arcade, in Retrogame Magazine, n. 4, speciale PC Giochi n. 13, Cernusco sul Naviglio, Sprea, gennaio/febbraio 2017, pp. 38-39, ISSN 1827-6423 (WC · ACNP).