Ramadi (arabo: الرمادي; BGN: Ar Ramādī) è una città situata in Iraq centrale, sulle sponde dell'Eufrate, circa 110 km ad ovest di Baghdad. È il capoluogo del governatorato di Al Anbar.[1]
Posizionata in una pianura alluvionale fertile ed irrigata,[2] Ramadi è considerata il punto più a sud-ovest del triangolo sunnita iracheno. È stato un focolaio della resistenza all'occupazione statunitense dell'Iraq. Dato che ospita numerose linee ferroviarie per la Siria, è stata a lungo considerata dagli americani una zona d'addestramento per terroristi. La città si estende per oltre 60 km lungo l'Eufrate, il che la rende la città più grande di Al-Anbar.
Società
Evoluzione demografica
La popolazione di Ramadi è stata censita a 444 582 abitanti[senza fonte] secondo i dati dell'ONU del 2003 e 483 209[senza fonte] secondo i dati (sempre ONU) del 2004. Secondo il precedente regime gli abitanti sarebbero stati 700.000. Nonostante ci fosse una numerosa comunità ebraica nel XX secolo, nel XXI secolo tutti gli abitanti sono ora mussulmani Sunniti provenienti dalla tribù Dulaim.[3][4]
Controllo militare in tempo di guerra
Descrizione della città
A nord e ad ovest Ramadi è bagnata dall'Eufrate, mentre ad est e a sud si trasforma gradualmente in periferia. Con una popolazione di oltre 500 000 persone, la città si è rivelata troppo grande per permettere alle forze statunitensi ed irachene di prenderne il controllo completo. La base americana, nell'angolo settentrionale di Ramadi, si trova al posto di uno o due palazzi dell'epoca di Saddam Hussein. È stata chiamata prima Tactical Assembly Area Rifles e poi Camp Blue Diamond, ed è stata riconsegnata all'esercito iracheno nella primavera del 2006. Sull'altro lato dell'autostrada 10 che incrocia Ramadi si trova un altro palazzo usato come avamposto da un'unità della Florida National Guard.
Ramadi è anche il posto in cui l'acqua dell'Eufrate viene dirottata per dare vita al lago Habbaniyya.