Il film N'attendez pas trop de la fin du monde è presentato in un numero dei Cahiers du cinéma dedicato all' arte del montaggio, dopo che nell'editoriale si riporta un'idea di Jean Luc Godard secondo la quale la ripresa cinematografica era ai suoi occhi un momento di violenza laddove durante il montaggio l'utopia si trasformava in un animale familiare.[1] In effetti Radu Jude in questa opera mette insieme due film inserendo nel suo film, attraverso tagli netti, un altro film del 1981, Angela merge mai departe del regista rumeno Lucian Bratu, la cui protagonista ha lo stesso nome. Il montaggio diventa quindi un telescopio per uno sguardo su due epoche, la Romania contemporanea e quella di Ceausescu, suggerendo che la vita in una società liberale e iper capitalista non è priva di similitudini con quella che caratterizzò il regime comunista.[2]
^(FR) Marcos Uzal, Notre beau souci, in Cahiers du cinéma, n. 803, Paris, Novembre 2023, p. 5.
^(FR) Ariel Schweitzer, Montage-télescopage. "N'attendez pas trop de la fin du monde" de Radu Jude, in Cahiers du cinéma, n. 803, Paris, Novembre 2023, p. 31.