È nato a Parigi il 1º settembre del 1953, figlio di immigrati algerini. Dal 1977 al 1983, ha lavorato come assistente nel canale televisivo nazionale francese.
Fin dai suoi esordi da regista (Bâton rouge, 1985), Rachid Bouchareb affronta i temi dell'immigrazione, dello sradicamento e le questioni relative alla doppia identità della generazione che vive a contatto di due culture. Il suo primo lungometraggio Poussières de vie nel 1995 viene nominato nella rosa dei candidati per l'Oscar al miglior film straniero, mentre nel 2001 Little Senegal, girato nella comunità afro-americana di Harlem, a New York, riscuote un notevole successo di critica e di pubblico.
Il lungometraggio Uomini senza legge, in competizione ufficiale a Cannes nel 2010, provoca nuovamente un grande fermento nella società civile e politica francese. Bouchareb racconta la storia di tre fratelli algerini che, a partire dal 1925 e in un arco temporale di 35 anni, hanno vissuto le vicende storiche che hanno coinvolto l'Algeria e la Francia[1].
Vanessa Lanari (a cura di), Camera Africa, classici, noir e nollywood e la nuova generazione del cinema delle Afriche, Verona, Cierre Edizioni, 2011. ISBN 978-88-8314-627-5.
Centro Missionario Diocesano, Nigrizia multimedia, Progettomondo mlal, Lvia, Catalogo del " XXVII Festival di Cinema Africano di Verona "