Il corpo è alto, compresso ai lati, con coda forcuta e pinne corte e appuntite.
La caratteristica più evidente del Barbo tigre è la livrea, con 4 bande nere verticali che attraversano il corpo del pesce: una passa sull'occhio, una dopo l'opercolo branchiale e due sul peduncolo caudale. Le pinne sono rossastre: la dorsale e l'anale hanno la base nera.
La femmina differisce dal maschio per le fattezze arrotondate, mentre il maschio ha una corporatura più minuta e slanciata.
Può arrivare fino ai 6 cm di lunghezza.
Varietà
Esistono alcune varietà di colore, create artificialmente dall'uomo: in una di esse le bande nere sono allargate fino a formare un'unica zona nero-verde con riflessi metallici lungo i fianchi del pesce. Questa varietà è conosciuta anche come Barbo verde.
Un'altra invece presenta caratteristiche tipiche dell'albinismo, ed ha livrea rosa-gialla.
Riproduzione
Il rituale d'accoppiamento prevede fecondazione esterna. Le uova sono deposte sul substrato e la schiusa avviene entro 24 ore.
Allevamento in acquario
Visto il particolare aspetto e la facilità d'allevamento, il Barbo tigre è diventato ben presto un ospite fisso in molti acquari occidentali.
È un pesce generalmente tranquillo, vive in branchi, predilige la caccia notturna, anche se è sconsigliata la convivenza con i Poeciliidae e con tutti i pesci dalle pinne allungate, vista la voracità nell'attaccare queste parti del corpo di altri pesci.
I tetrazona richiedono: una introduzione graduale in vasche capienti, con uno strato di ghiaia molto fine (o preferibilmente sabbia), una temperatura dell'acqua tra i 20 ed i 25 °C, un Ph Acido-Neutro, ambienti ben ossigenati e non troppo affollati. Possono riprodursi con facilità, specialmente in acquari privi di predatori.
Mantenimento in acquario Nota : Le informazioni qui mostrate sono solamente a titolo indicativo. Leggere attentamente il testo.