Rascià nel dialetto locale significa raschiata, ed è probabilmente dovuto al fatto che la montagna nella parte alta si presenta quasi spoglia di vegetazione arborea. [1]
Descrizione
La Punta Rascià costituisce la principale elevazione del costolone che divide la conca di Sagnalonga (a est) dal Vallone Gimont (ovest).[2] Il primo bacino è tributario del torrente Ripa, il secondo della Piccola Dora.[3] Verso nord-ovest il Colletto della Coche (1914 m) la divide dalla Rocca Clarì, mentre il crinale continua a sud-est con il Colle Bercia (2200 m). Ad ovest della cima si trova il piccolo Lago Rascià, il cui emissario va a confluire nel rio Gimont nei pressi della Coche. Amministrativamente la Punta Rascià appartiene al comune di Cesana Torinese. I fianchi della montagna ospitano paravalanghe realizzati a protezione, in particolare, degli edifici di Sagnalonga. [1]
Geologia
La zona attorno alla Punta Rascià è nota ai geologi per la presenza di variolite,[4] una roccia effusiva simile al basalto, e di eufotide, che costituisce la parte sommitale del monte.[5]
Accesso alla vetta
Salita estiva
La vetta è raggiungibile da nord-ovest a partire dal colletto della Coche, eventualmente seguendo la vecchia mulattiera militare di accesso alle fortificazioni, oggi in rovina, che vennero costruite in viarie zone della montagna. Anche la cresta sud-est è percorsa da un sentiero che permette di raggiungere la cima dal Colle Bercia. Si può anche salire dal Lago Rascià. [1]
Salita invernale
La Punta Rascià è anche una meta per escursioni con le ciaspole.[6] La punta offre un vasto panorama sulle montagne circostanti.
^ AA.VV., Nei dintorni di Cesana, in Bollettino del Club alpino italiano, vol. 20-21, Club alpino italiano, 1887, p. 251, ISBN non esistente. URL consultato il 3 novembre 2022.