È simile a un passero, ma con becco sottile; il folto piumaggio ne rende la silhouette assai compatta. Il colorito bruno è ravvivato dalle strie bruno-rossastre dei fianchi e dalla gola bianca macchiettata di nero, quest'ultima evidente solo negli adulti osservati a breve distanza.
Sia il verso di richiamo che il canto ne consentono un'agevole localizzazione; il canto può essere emesso da uno spuntone di roccia oppure in volo e assomiglia a quello dell'allodola.
Alimentazione
Ricerca al suolo insetti e altri invertebrati; in inverno completa la dieta con semi e piccoli frutti e può utilizzare
rifiuti alimentari umani raccolti presso villaggi o abitazioni isolate.
Riproduzione
I nidi a forma di coppa sono costruiti al riparo di ciuffi d'erba o in anfratti rocciosi; le femmine vi depongono 4-5
uova, covate per 13-15 giorni. I giovani restano al nido circa 16 giorni. È possibile l'allevamento di una seconda nidiata in luglio-agosto. Nidifica in primavera inoltrata.
Ecologia
Appartiene a un gruppo di specie diffuse sulle montagne dell'Asia centrale e attorno al bacino del Mediterraneo; frequenta i versanti soleggiati ad aspra orografia e caratterizzati da abbondanti affioramenti rocciosi alternati a lembi di prateria. Come la coturnice, compie una regolare transumanza stagionale fra i siti riproduttivi posti al di sopra del limite superiore delle foreste e le balze rocciose prossime al fondovalle, utilizzate in caso di forti precipitazioni nevose.
Molto confidente, è uno degli uccelli più facilmente osservabili in ambiente alpino insieme allo spioncello (Anthus spinoletta) e al codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros). Quest'ultimo, più piccolo di un passero e
immediatamente riconoscibile per il colorito grigio fuligginoso con coda rossastra, è ampiamente diffuso in Valle d'Aosta e nidifica in ambienti aperti dal fondovalle ad oltre 2700 m di quota; usa come siti riproduttivi rocce con anfratti, pietraie o abitazioni.
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Prunellidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.