Ogni sottogenere viene ulteriormente suddiviso in varie sezioni e sottosezioni.
Morfologia
Gli aghi (cioè le foglie del pino) sono riuniti in gruppi di 2, 3 o 5 che nelle piante adulte non sono inserite direttamente nel ramo (contrariamente agli abeti) ma su corti rametti detti brachiblasti. Sono specie sempreverdi.
Durante lo sviluppo di una pianta si possono osservare 3 tipi di foglie:
giovanili - compaiono al primo anno, sono appiattite e disposte singolarmente a spirale sul ramo; vivono 2-3 anni;
eufille - sono foglie squamiformi portate in modo spiralato lungo i macroblasti;
microfilli - sono le foglie aghiformi definitive portate a fascetti sui brachiblasti.
Le specie del genere Pinus sono monoiche:
i microsporofilli sono riuniti in coni maschili che portano da 2 a 20 sacche polliniche, i coni femminili portano macrosporofilli con squame copritrici sterili e squame ovulifere (fertili), ognuna con 2 ovuli. Dopo la fecondazione i coni femminili lignificano trasformandosi in pigne che portano i semi.
Assieme agli abeti caratterizzano i boschi di alta montagna.
I diversi pini si possono identificare grazie ad alcune caratteristiche facilmente individuabili:
mazzette di 2 aghi
pigne rotondeggianti, 10-15 cm, con semi non alati (pinoli), aghi di 10±15 cm: pino domestico (in Italia specie spontanea in zone marittime)
pigne coniche, 5±10 cm, aghi di 6±10 cm: pino d'Aleppo e aghi di 10±20 cm: pino calabro (in Italia sono entrambe specie spontanee in zone marittime e di bassa quota)
pigne allungate, 12±20 cm, con semi alati, aghi 14±18 cm: pino marittimo (in Italia specie spontanea in zone marittime)
pigne ovali di 4±6 cm, aghi 3±7 cm: pino silvestre (in Italia specie spontanea in zone alpine)