I Pindemonte furono aggregati al patriziato veneziano al crepuscolo della Serenissima, nel 1782. Con l'arrivo degli austriaci in Veneto, ottennero la conferma della nobiltà con Sovrana Risoluzione del 18 dicembre 1817, e il riconoscimento del titolo marchionale (S.R. datata 25 agosto 1820)[1]. Questo ramo, insignito del rango di marchesi e iscritto in quello che fu il Libro d'Oro, attraverso il matrimonio di Giovanni Pindemonte con Vittoria Maria Widmann Rezzonico, assunse il cognome Rezzonico dall'omonima famigliacomasca e già fiorente in Venezia come della Torre di Rezzonico e Widmann Rezzonico, diventando Pindemonte Rezzonico[1]. Ultime di questo ramo furono Maria Luisa sposata con Tommaso Castelbarco Visconti Simonetta (il cui figlio Emanuele assunse il cognome Castelbarco Visconti Simonetta Pindemonte Rezzonico) e Giovanna Violante sposata con Ferdinando Sparavieri.
Un secondo ramo, invece, membro dell'aristocrazia veronese sin dal 1409, fu confermato nella propria nobiltà con Sovrane Risoluzioni del 12 ottobre 1818 e 19 novembre 1820[2].