Da alcuni atti notarili si sa che, presente a Napoli fin dal 1471, nel 1487 si impegnava a costruire un tabernacolo per la pala dell'altare maggiore di Santa Marta; nel 1503 prometteva invece a Galeazzo Caracciolo di dipingere una icona, mai ritrovata, rappresentante la Vergine, l'Assunzione e Santi.
Al Befulco è stato inoltre proposto di assegnare un gruppo di dipinti, stilisticamente a lui assai prossimo, contrassegnato dal monogramma PETR[us]. Di questo gruppo fanno parte, fra l'altro:
trittico dell'Incoronazione della Vergine, 1488, Altenburg;
Deposizione della Disciplina della Croce di Napoli;
trittico con Madonna col Bambino e Santi della chiesa di San Teodoro a Laino Castello, del 1500.
In alcune di queste opere è presente una solennità che richiama modelli fiamminghi tipici di Rogier van der Weyden.
A questo pittore è stata attribuita anche una tavola presente nella chiesa di Santa Maria Segreta a Milano, recentemente restaurata
Bibliografia
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992..