Apparteneva all'antica fortezza di Castelvecchio[1] (castellum vetus, coincidente forse con l'antico castrum romano[2][3] ) e fungeva da unico ingresso, attraverso la porta situata nella torre civica, al borgo. Dopo lo smantellamento di Castelvecchio, venne aperto un secondo varco di accesso, tra la torre e il Municipio, per facilitare il transito di persone e merci.
Sin dal Duecento la piazza fungeva da sagrato antistante la chiesa in Castello (poi chiesa del Consorzio), prima della quale era occupato presumibilmente dal castello, sulle cui rovine venne edificata la chiesa stessa.
Note
^ Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, 1978.
^ Carlo Togliani, Il principe e l'eremita, Mantova, 2009.