Questa lista, aggiornata al 4 gennaio 2021 contiene tutti i pianeti[1] scoperti dal progetto SuperWASP che alla data suddetta sono confermati dalla comunità scientifica.
Il primo aggiornamento del progetto SuperWASP, pubblicato a settembre 2010,[2] ha consentito di contare 88 pianeti transitanti scoperti in entrambi gli emisferi celesti, 3 candidati individuati tramite metodo delle variazioni di transito, un falso positivo e una nana bruna. Tali pianeti fanno quasi tutti parte della categoria dei pianeti gioviani caldi e al momento della scoperta appartengono a sistemi planetari con un solo membro fatta eccezione per WASP-3, WASP-10 e WASP-12. Tali sistemi sono appunto quelli che ospitano i tre pianeti ipotizzati per spiegare alcune anomalie orbitali e di transito, e sono probabilmente o non transitanti o troppo piccoli per essere rivelati da SuperWASP. È capitato inoltre che alcuni pianeti siano stati identificati contemporaneamente dal team di SuperWASP e da quello del progetto HATNet. Il loro nome è deciso in base a quale team ha enunciato per primo la scoperta, seguito dal nome del progetto secondo arrivato, come nel caso del pianeta HAT-P-14/WASP-27.
La prima scoperta venne annunciata il 26 settembre 2006, si trattava di WASP-1 b (un gioviano caldo orbitante a 6 milioni di km dalla sua stella con un periodo di 2,5 giorni) e WASP-2 b (altro gioviano caldo, orbitante a 4,5 milioni di km e con un periodo di 2 giorni).[3]
Il 31 ottobre 2007 il gruppo ha annunciato la scoperta di tre ulteriori pianeti: WASP-3 b, WASP-4 b e WASP-5 b.[4] Tutti e tre i pianeti sono simili a Giove in quanto a massa, e sono così vicini alle rispettive stelle che i loro periodi orbitali sono tutti inferiori ai due giorni, tra i minori scoperti all'epoca. Per la grande vicinanza alla loro stella la temperatura superficiale dei pianeti è probabilmente superiore ai 2000 gradi Celsius. Le tre scoperte rendono il SuperWASP il primo e unico progetto di ricerca di pianeti extrasolari a scoprire pianeti in entrambi gli emisferi celesti, usando la tecnica del transito. WASP-4 b e WASP-5 b sono i primi pianeti scoperti dall'osservatorio sudafricano, mentre WASP-3 b è il terzo pianeta scoperto dall'osservatorio di La Palma.
Il pianeta WASP-9 b è listato come non confermato, in realtà l'oggetto non esiste perché si trattò di un caso di falso positivo: l'anomalia fotometrica si rivelò essere dovuta alla natura della stella osservata, un sistema di binarie ad eclisse strettamente interagenti, e quindi venne rimosso dall'elenco delle scoperte ufficiali. A gennaio 2021 non sono ancora state pubblicate le coordinate della stella.
Nell'agosto del 2009 è stata annunciata la scoperta di WASP-17 b, ritenuto il primo pianeta scoperto ad orbitare retrogrado, cioè nella direzione opposta a quella di rotazione della sua stella, WASP-17.[5]
Nel 2010 venne scoperto WASP-30 b, un corpo che possiede una massa di 60,96 MJ, e pertanto è molto al di sopra della definizione di pianeta fornita dalla Unione Astronomica Internazionale, secondo la quale il limite superiore è di 13 MJ. L'oggetto è quindi una nana bruna, e non è di conseguenza riportato nell'elenco dei pianeti ufficiali dell'Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari[6]. Resta comunque un oggetto scoperto da SuperWASP, ed è per questo elencato insieme agli altri.[7]
Il 22 ottobre 2013 il progetto annunciò la scoperta di 11 pianeti, WASP-76, 80, 82, 90, 95, 96, 97, 98, 99, 100 e 101, portando così il contatore della Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari oltre a 1000 pianeti conosciuti per la prima volta.[8]
Vengono di seguito elencati i pianeti confermati insieme ai 3 ipotizzati ma ancora da confermare definitivamente, evidenziando questi ultimi in giallo. In alcuni casi di pianeti non ancora confermati non era disponibile un dato derivato ufficiale quale il semiasse maggiore, che però può essere facilmente stimato dalla massa della stella e dal periodo di rivoluzione, usando le leggi di Keplero. Nell'intestazione della tabella sono riportate le varie fonti generali utilizzate. Per informazioni più precise sull'origine dei dati riferirsi alla voce dedicata all'oggetto. Il pianeta ritrattato, WASP-9 b, e la nana bruna, WASP-30 b, sono evidenziati in marroncino.