Il nome del genere, Philepitta, deriva dall'unione del prefisso grecoφίλο- (filo-, "amico", "affine") con Pitta, nome di un genere di uccelli coi quali gli asiti non mostrano legami di parentela molto stretta quanto piuttosto una somiglianza morfologica.
Descrizione
Si tratta di uccelli lunghi una ventina di centimetri dall'aspetto paffuto, muniti di corte ali arrotondate, coda squadrata e quasi inesistente e becco conico e appuntito. In ambedue le specie è presente un marcato dimorfismo sessuale, con la femmina che presenta colorazione più sobria e meno intensa rispetto al maschio, che è inoltre munito di caruncole perioculari molto più evidenti e marcatamente colorate.
Distribuzione e habitat
Gli asiti sono endemici del Madagascar, dove abitano la fascia costiera nord-occidentale e orientale: il loro habitat sono le aree di foresta con folto sottobosco nel quale prediligono vivere, nutrendosi principalmente di frutta e scendendo non di rado anche al suolo[2].
Tassonomia
Il genere Philepitta, assieme al conterraneo genere Neodrepanis, veniva in precedenza inquadrato in una famiglia a sé stante, quella dei Philepittidae.[2] Nonostante alcuni autori continuino a riconoscere la validità di questa classificazione[3], nel 2012 ambedue i generi sono stati accorpati dall'IOC alla famiglia Eurylaimidae, nell'ambito della quale vanno a formare una sottofamiglia a sé stante (Philepittinae)[1].
Al genere vengono ascritte 2 specie, note col nome comune di filepitte o asiti (dal malgascioasity):
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Eurylaimidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.