Grande Maestro, autore di libri sull'argomento e universalmente
considerato come uno dei più forti tra coloro che non hanno conquistato il titolo di campione del mondo, se non il più forte. Per lui venne coniato il titolo di "Eterno Secondo", che dopo la sua morte sarà appannaggio di Viktor Korčnoj.
Dal 1937 al 1941 studiò matematica presso l'università di Tartu. Morì a 59 anni per un attacco di cuore a Helsinki mentre stava tornando in Estonia di ritorno da Vancouver in Canada, dove aveva appena vinto il locale torneo.
Imparò a giocare dal padre, dal fratello maggiore e dai quotidiani locali.
Divenne campione dell'Estonia nel 1935 e fino al 1937 partecipò a decine di tornei in Europa. Keres fu invitato al torneo di Semmering-Baden 1937, che vinse davanti a Ruben Fine, Capablanca, Reshevsky e Eliskases.
Dal 1920 fino al 1939 l'Estonia è stata uno Stato indipendente, ma nel 1940 venne occupata dall'Armata Rossa, e dal 1941 al 1944 fu occupata dalla Germania nazista. Nel 1944 l'Armata Rossa riuscì a rioccuparla e rimase parte dell'URSS fino all'indipendenza, ottenuta nell'agosto del 1991.
Sia prima che durante il periodo di occupazione tedesca Keres partecipò a vari tornei in tutta Europa. Quando nel 1944 l'Armata Rossa riuscì a sconfiggere i tedeschi egli tentò di fuggire all'estero.
Le autorità sovietiche dell'epoca lo misero sotto inchiesta sospettandolo di attività
controrivoluzionarie ed egli temette per la propria vita.
Riuscì però ad evitare la deportazione in Siberia (ciò che invece avvenne per Vladimirs Petrovs, uno scacchista lettone che poi morì nel 1943 di infezione polmonare nel gulag di Kotlas), ma la sua carriera almeno all'inizio fu ostacolata. Su di lui vi fu, per molti anni, l'ombra di quell'episodio e la gerarchia scacchistica del paese, per il fatto che non fosse di origine russa, non lo vedeva di buon occhio.
Solamente la sua bravura riuscì a farlo tornare ai vertici; dal 1950 in poi gli venne permesso di viaggiare in tutto il mondo e di partecipare a moltissimi tornei, nei quali ottenne eccellenti risultati.
Nella prefazione ad un libro a lui dedicato, il GM islandeseFriðrik Ólafsson scrisse nel 1995: La sua vita è sempre stata strettamente interconnessa col destino dell'Estonia, e penso a quanto avrebbe voluto veder attuato questo storico evento (l'indipendenza dell'Estonia nel 1991) quando il suo Paese ha visto l'alba della libertà.[1]
Principali risultati
Keres vinse il Campionato sovietico di scacchi tre volte (nel 1947, 1950 e 1951); per sei volte partecipò al torneo dei candidati per il titolo di campione del mondo di scacchi.
Prese parte a tre campionati europei a squadre: Vienna1957 (+1 -0 =4), Oberhausen1961 (+4 -0 =4) e Kapfenberg1970 (+5 -0 =0). Nella sua lunga carriera riuscì a superare o eguagliare tutti i più grandi maestri.
La valutazione di Keres usando il sistema "Chessmetrics" lo ha posto, con 2 755 punti, al settimo posto al mondo in un arco di 20 anni, dal 1944 al 1963, periodo in cui fu al suo massimo livello.
Candidato al titolo mondiale
Keres prese parte, dal 1948 al 1965, a sei cicli di qualificazione per il campionato del mondo.
un suo sistema di gioco nella variante chiusa della partita Spagnola: 1. e4 e5 2. Cf3 Nc6 3. Ab5 a6 4. Aa4 Nf6 5.0-0 Ae7 6. Te1 b5 7. Ab3 d6 8. c3 0-0 9. h3 Ca5 (var. Čigorin) 10. Ac2 c5 11.d4 Cd7
una variante della difesa Steinitz differita della Spagnola: 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ab5 a6 4. Aa4 d6 (dif. Steinitz differita)5.c4
un sistema di gioco nella Partita Inglese: 1. c4 e5 2. Cc3 Cf6 3.g3
Keres era un grande conoscitore dei finali, ed anche un cultore della studistica: compose egli stesso circa 70 studi scacchistici; un suo studio vinse un primo premio in un concorso del 1947.
Oltre a un libro di analisi delle sue partite, uno sul mediogioco e un altro sui finali, diede il suo contributo alla prima edizione dell'Enciclopedia jugoslava delle aperture (ECO), che uscì nel 1974 poco prima della sua morte.
Una partita di Keres
Keres – Alechin, pos. dopo 22. ...Db4
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Paul Keres - Aleksandr Alechin (Margate 1937, 7º turno)
Più di 100.000 estoni parteciparono ai suoi funerali a Tallinn nel 1975.
La Banca Centrale Estone lo onorò effigiandolo sulla banconota da 5 corone estoni. È stato l'unico scacchista a ricevere questo onore sino al 2018, quando Tigran Petrosyan è stato raffigurato su quella da 2000 dram armeni.[4]
La città di Tallinn, capitale dell'Estonia, gli ha dedicato una statua e, alla sua morte, gli venne intitolato l'annuale torneo internazionale di scacchi.
La città di Vancouver ospita annualmente il "Paul Keres Memorial Chess Tournament".
Nel 1995 il governo dell'Estonia fece pubblicare il libro Paul Keres - Photographs and Games, contenente 1 994 partite giocate da Keres, con la data di ogni partita e un'ampia documentazione fotografica, presentato dalla moglie, Maria Keres.
Per commemorarne il centesimo anniversario della nascita, nel 2016 l'Estonia emette una moneta commemorativa da 2 euro con l'effigie di Paul Keres ed alcuni elementi legati al mondo degli scacchi.
Opere letterarie
Come giocare i finali di pedoni e pezzi leggeri, Mursia, 1988.
Come giocare i finali di pezzi pesanti, Mursia, 1988.
Indagini sulla scacchiera, Prisma Editori, 1989.
Partite scelte, vol. 1, Caissa Italia, 2008.
Partite scelte, vol. 2, Caissa Italia, 2009.
Note
^"Paul Keres, Photographs and Games", ed. Demerlen 1995, pag. 16.
^"The Penguin Encyclopedia of Chess", ed. Penguin Books, pag. 235.