Il parametro di solubilità di Hansen è un coefficiente sperimentale introdotto da Charles Hansen per predire la solubilità di un soluto (ad esempio un polimero) in un solvente.[1]
La definizione del parametro di Hansen discende dall'osservazione sperimentale che "il simile scioglie il simile",[2] per cui si forma una soluzione se l'energia di dissoluzione del soluto nel solvente è paragonabile all'energia che si esplica tra le molecole di soluto puro.
Per avere una migliore predizione, l'energia di dissoluzione viene inoltre scomposta da Hansen in 3 contributi, per cui si deve avere la somiglianza di tutti e tre questi contributi, che sono:
Per verificare la solubilità di un soluto in un determinato solvente, si traccia anzitutto in uno spazio tridimensionale (detto "spazio di Hansen") una sfera centrata nel punto e con raggio pari a:[2][3]
in cui gli apici "1" e "2" si riferiscono rispettivamente al solvente e al soluto.
Quindi si individua nello spazio di Hansen il punto corrispondente al solvente, e a seconda della posizione reciproca di tale punto rispetto alla sfera rappresentativa del soluto si realizzerà uno dei seguenti casi:
- il punto rappresentativo del solvente sta dentro la sfera rappresentativa del soluto: si ha miscibilità totale;
- il punto rappresentativo del solvente sta sulla superficie della sfera rappresentativa del soluto: si ha miscibilità parziale;
- il punto rappresentativo del solvente sta fuori dalla sfera rappresentativa del soluto: in questo caso non si ha miscibilità.
Note
Bibliografia
- (EN) Charles M. Hansen, Hansen solubility parameters: a user's handbook, 2ª ed., CRC Press, 2007, ISBN 0-8493-7248-8.
- (EN) Steven Abbott, Charles M. Hansen, Hansen Solubility Parameters in Practice, Hansen-Solubility, 2008, ISBN 0-9551220-2-3.
- (EN) Allan F. M. Barton, CRC handbook of solubility parameters and other cohesion parameters, 2ª ed., 1991, ISBN 0-8493-0176-9.
Voci correlate
Collegamenti esterni