Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Pallacanestro Cantù nelle competizioni ufficiali della stagione 2000-2001.
La stagione 2000-2001 della Pallacanestro Cantù, sponsorizzata Poliform, è la 44ª nel massimo campionato italiano di pallacanestro, la Serie A1.
Anche la seconda annata di Francesco Corrado iniziò con numerosi cambiamenti all'interno della squadra. Venne riconfermato come allenatore Franco Ciani mentre sul perimetro ritornò Dan Gay e i due nuovi americani scelti furono Alvin Young e Jarrett Stephens. Tuttavia il precampionato fu molto travagliato. Nelle prime uscite Alvin Young accusò problemi ad una gamba e il guaio fu serio, così la società, in accordo col giocatore, decise per il taglio. A sostituirlo arrivò così il rookie Bootsy Thornton. Intanto Jarrett Stephens iniziò a giocare una serie di partite sublimi con oltre 23 punti di media, ma ad una settimana dall'inizio del campionato si infortunò ad un ginocchio e capendo che l'incidente era grave la società cercò di trovare un sostituto.
In questo modo il campionato iniziò con una sonora sconfitta contro la Benetton Treviso e successivamente, la Pallacanestro Cantù perse anche le successive due partite di campionato. In quel periodo emerse un nuovo caso: Matteo Anchisi, il playmaker titolare, accusò seri problemi personali così Franco Ciani dovette affidarsi a Srđan Jovanović per la regia. I nuovi rinforzi furono Travis "Tragic" Williams, soprannominato "Tragic" a causa della sua incapacità di segnare i tiri liberi, e Alessandro Romboli, fratello di Massimiliano Romboli. Romboli venne ingaggiato con un contratto a "gettone" giusto il tempo per trovare un rinforzo di spessore. Tuttavia la Pallacanestro Cantù non riuscì ancora a trovare la prima vittoria stagionale, infatti si dovette aspettare l'ottava giornata quando i biancoblù espugnarono il campo di Rimini. Nel frattempo Bruno Arrigoni scambiò Georges Adams con Luca Ansaloni e riuscì ad ingaggiare il playmaker Matt Santangelo. Il 23 dicembre ci fu il derby contro l'Olimpia Milano, in cui debuttò Matt Santangelo. All'intervallo Cantù era sotto 53-26 ed i tifosi canturini per protesta uscirono dal PalaLido senza vedere il secondo tempo. Franco Ciani perse le redini della squadra tanto da sedersi sconsolato in panchina per tutto il secondo tempo. Matt Santangelo mise in mostra tutto il suo bagaglio tecnico e guidò l'improbabile rimonta canturina che per poco non si concretizzò. Al rientro a Cantù ci fu una contestazione dei tifosi che costrinse così il presidente Francesco Corrado a esonerare Franco Ciani. La panchina venne affidata a Stefano "Pino" Sacripanti, mentre Bruno Arrigoni andò a occupare la carica di assistente. All'esordio il giovane tecnico venne spazzato via dalla Kinder Bologna e in quell'occasione i tifosi volevano la testa di uno dei due americani che avevano indicato in Bootsy Thornton il prescelto. Nella gara contro Imola però tutta la squadra dimostrò di tenere all'obiettivo imposto da Stefano Sacripanti, cioè la salvezza. Alla quindicesima giornata arrivò la seconda vittoria stagionale e l'andata si concluse con sole due vittorie e quindici sconfitte che fruttarono l'ultimo posto a sei punti di distanza dalla penultima. Per la formazione di Stefano Sacripanti si prospettava una retrocessione già scritte al 29 gennaio. Alla prima di ritorno venne segnata la svolta con la vittoria in casa contro la Benetton Treviso che sugì altre quattro vittorie consecutive grazie anche all'innesto di Marcelo Damião. A cinque giornate dal termine erano quattro, oltre a Cantù, le squadre sul fondo della classifica e solo una sarebbe retrocessa. Per la Pallacanestro Cantù arrivarono la vittoria sulla concorrente alla salvezza Imola, grazie ad un canestro sulla sirena del supplementare di Matt Santangelo, e successivamente anche quella su Montecatini che sancirono la definitiva permanenza in Serie A1 del club.
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