L'Ospedale dei Castelli è una struttura ospedaliera in località Fontana di Papa, nel territorio comunale di Ariccia, nella città metropolitana di Roma, nell'area dei Castelli Romani. La struttura, inizialmente ideata come policlinico, raccoglie i reparti frazionati tra gli ospedali di Genzano di Roma, Albano Laziale, Ariccia e fornisce assistenza sanitaria anche alla fascia territoriale di Pomezia, Ardea,
Aprilia[1] e del litorale sud romano.
La posizione e la struttura dei Poli Ospedalieri "San Giuseppe" di Albano ed "E. De Santis" di Genzano creavano difficoltà all'idea di ampliare i vecchi nosocomi, considerando inoltre che un lavoro di riqualificazione e ampliamento non avrebbe risolto la segmentazione dei reparti, presente nell'area dei Castelli Romani. A questa problematica si aggiungeva anche l'incremento della popolazione in una zona, come quella dei Castelli, a cui le vecchie strutture non erano in grado di far fronte.
L'idea di realizzare un policlinico ai Castelli Romani risale quindi al 1999, ma solo nel gennaio 2007 si è avviato l'iter per la realizzazione della struttura. Il 26 gennaio 2007 la giunta regionale ha approvato l'accordo di programma per la variante al piano regolatore generale di Ariccia,[2] il 30 gennaio è stato presentato lo studio di fattibilità (curato dal professor Ferdinando Terranova e dalla prof.ssa Francesca Giofrè dell'università degli Studi di Roma La Sapienza), il 7 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'opera.
Dopo alcune difficoltà sorte nell'estate 2009,[3] il 6 marzo 2010 fu posata la prima pietra della struttura a cui però fecero seguito problematiche inerenti alla cantierizzazione dell'area.
Nel dicembre 2010 il collegio di vigilanza sull'opera, appoggiato dalla presidente della RegioneRenata Polverini, intimò alla ASL di far riprendere i lavori, per evitare ulteriori danni all'erario; ed il 3 gennaio 2011 sono ripresi i lavori nel cantiere di Fontana di Papa.[4] In particolare, sono state necessarie ricerche archeologiche preliminari e lo sminamento di alcune bombe della seconda guerra mondiale inesplose: due ordigni, del peso di 125 chili ciascuno, sono stati trovati a metà giugno e fatti brillare il 18 giugno dopo il blocco della circolazione in via Nettunense e lo sfollamento di alcune decine di residenti,[5] mentre altre due sono state rinvenute a fine luglio e fatte brillare il 2 agosto.[6]
Ad Agosto 2018, a pochi mesi dell'apertura dell'Ospedale dei Castelli, la Asl Rm 6 revoca le due gare di appalto riguardanti gli arredi interni della nuova struttura optando così per il riutilizzo di materiale in uso nelle strutture di Albano e Genzano ormai prossime alla definitiva chiusura.
Il 25 novembre 2018, con la chiusura del reparto di dialisi, il Polo Ospedaliero "San Giuseppe" di Albano cessa definitivamente le attività; il 29 novembre il Polo Ospedaliero "E. De Santis" di Genzano viene chiuso definitivamente.
Il Polo Ospedaliero "Luigi Spolverini" di Ariccia, contrariamente a quanto annunciato, resta operativo se pur con un sostanziale ridimensionamento delle attività.
Il 13 dicembre 2018 l'Ospedale dei Castelli effettua il primo ricovero; il 18 Dicembre 2018 alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell'assessore alla sanità Alessio D'Amato e dei vari amministratori locali, l'ospedale viene inaugurato ufficialmente.[7] Il costo dell'opera è stato di 120 milioni di euro.
Da Marzo 2020 a causa della pandemia di COVID-19 viene utilizzato come Hub Covid Center dell'ASL Roma 6, insieme alle RSA Covid e Drive-in allestiti presso gli ex Poli Ospedalieri "E. De Santis" di Genzano e "San Giuseppe" di Albano Laziale.
Nel Marzo 2023 l'ospedale, non avendo ancora raggiunto la piena operatività e rimanendo comunque lontano dagli standard inizialmente prospettati, diventa oggetto di una petizione lanciata dai cittadini dei Castelli Romani e rivolta alle amministrazioni locali, ritenute dagli stessi, responsabili del mancato sviluppo della struttura.
È dotato di 9 sale operatorie, 3 sale parto e 1 sala di radiologia interventistica[8].
L'ospedale riserva un'area dedicata al progetto "4 Zampe con te", istituito dalla regione Lazio, che consente l’accesso degli animali d’affezione in visita ai pazienti ricoverati in un’area apposita e con personale sanitario dedicato.
Collegamenti
L'area del nosocomio si estende su quindici ettari, l'accesso principale è situato al Km 11,500 della strada regionale 207 Nettunense, mentre è presente un secondo accesso sulla limitrofa Via Campoleone riservato ai mezzi di soccorso; l'ampliamento e la riqualificazione di parte di quest'ultima via è prevista con il raggiungimento della piena operatività della struttura.