Durante la prima metà della sua carriera professionale, è strettamente associato alle forme astratte e avanguardiste della pittura suprematista che era emersa negli anni immediatamente precedenti la Rivoluzione russa del 1917[2]. Nikolaj Suetin studiò all'Istituto d'arte di Vicebsk fra il 1918 e il 1922, unendosi al gruppo progressista UNOVIS nel 1919[2]. Fondato dall'artista Kazimir Severinovič Malevič, UNOVIS tentò di forgiare un'alleanza fra le belle arti e i prodotti industriali di utilizzo quotidiano, tendenze che si sono parimenti riflesse nell'ambito del costruttivismo russo [2]. Nikolaj Suetin lavorò in seguito con Malevič ai progetti architettonici suprematisti e applicò gli stessi principi suprematisti alle sue decorazioni in ceramica per la Manifattura statale di porcellana Lomonosov di Leningrado[2]. Espose un servizio da tè suprematista all'Esposizione delle Arti Decorative e Industriali di Parigi nel 1925, ma nel 1932, divenuto capo designer alla Manifattura di Porcellana, la sua opera si ispirerà a forme di decorazione più tradizionali, in accordo con il regime totalitario staliniano[2].
Progettò il padiglione sovietico per l'Esposizione Internazionale delle Arti e delle Tecniche di Parigi del 1937 e per la Fiera Mondiale di New York del 1939.[3]