Il Museo Nazionale della Civiltà Egiziana (in arabo المتحف القومي للحضارة المصرية?, in inglese National Museum of Egyptian Civilization, NMEC) è un museo sito ad al-Fustat, Il Cairo, costruito per ospitare oltre 50.000 reperti archeologici dell'Antico Egitto ed altri fino ai giorni nostri.
Il museo è stato progettato dall’architetto egiziano El Ghazzali Kosseiba (il progetto iniziale risale al 2002), mentre gli spazi espositivi sono stati progettati dall’architetto giapponese Arata Isozaki[1].
La collezione permanente è divisa in due zone separate, una cronologica l'altra tematica. Le aree cronologiche sono le seguenti: arcaica, faraonica, greco-romana, copta, medievale, islamica, moderna e contemporanea. La zona tematica è costituita da aree denominate Albori della civiltà, il Nilo, Scritti e pensiero, Stato e società, Cultura dei materiali, Credenze e pensiero ed, inoltre, dalla Galleria delle mummie reali.
Dopo una parziale apertura nel febbraio 2017 il museo è stato ufficialmente inaugurato il 3 aprile 2021 dal presidente Abdel Fattah al-Sisi, al termine della traslazione dal Museo Egizio di 22 mummie (di cui 18 faraoni e 4 regine), in un evento chiamato la parata d'oro dei faraoni[2].
L'UNESCO ha fornito assistenza tecnica alla realizzazione del museo[3].
Le collezioni saranno trasferite da altri musei egizi come il Museo Egizio, il Museo Copto, il Museo di Arte Islamica, il Palazzo e museo Manial a Il Cairo e il Museo Reale dei Gioielli di Alessandria[4].
Alla fine del 2017, Zahi Hawass ha riferito che Francis Ricciardone, presidente dell'Università Americana del Cairo, ha donato 5.000 dei suoi manufatti al Museo Nazionale della Civiltà egizia[5].
Il museo ha ospitato il sorteggio finale del Campionato mondiale maschile di pallamano 2021.
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