I mulini a vento di Campo de Criptana costituiscono un complesso di 10 mulini a vento in muratura situati nei pressi della cittadina spagnola di Campo de Criptana, in Castiglia-La Mancia, e risalenti ad un periodo compreso tra il XVI e il XX secolo.[1][2]
Questo genere di mulini ispirò a Miguel Cervantes la battaglia di Don Chisciotte contro i giganti.[1][2]
I mulini a vento di Campo de Criptana sono descritti da Miguel Cervantes nell'ottavo capitolo del Don Chisciotte, con le seguenti parole[1]:
Nel 1575 le relazioni topografiche di re Filippo II di Spagna parlano della presenza di un numero considerevole di mulini a Campo de Criptana.[2]
Nel 1752, il catasto del marchese della Ensenada parla di 34 mulini a vento presenti a Campo de Criptana.[2]
I mulini sono situati nella cosiddetta "Sierra de los Molinos".[2][3] Si tratta di mulini del tipo a "torre", che sono stati imbiancati con della calce.[1]
I mulini più antichi del complesso sono il Burleta (o Burlapobres), l'Infanto e il Sardinero, che risalgono al XVI secolo.[1][2][3][4][5] I meccanismi al loro interno sono originali e perfettamente funzionanti.[1][2][3][4][5]
I mulini più recenti, risalenti al XX secolo sono invece, il Poyatos, il Cariarí, il Culebro, l'Inca Garcilaso, il Lagarto e il Pilón.[1] Il Lagarto ospita al suo interno un ufficio del turismo, mentre gli altri mulini ospitano al loro interno dei musei, rispettivamente un museo dedicato ad Enrique Alarcón, un museo dedicato a Sara Montiel, un museo della coltivazione, un museo della poesia e un museo del vino.[1]
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