Il sito industriale giaceva su quello che fu della Maschinenfabrik Christian Hagans, Erfurt-Ilversgehofen. All'epoca venivano trattati gli obsoleti Heinkel He 111. Più tardi anche la serie Junkers Ju-52 e Junkers Ju-86. Nell'ottobre 1940 Albert Kalkert, già direttore tecnico e progettista alla Gothaer Waggonfabrik, diviene direttore delle riparazioni. In quegli anni l'azienda occupa 2.600 persone, compresi prigionieri di guerra e stranieri nel 1942. Vennero anche costruite parti per i velivoli Focke-Wulf Fw 190 e Focke-Wulf Ta 152 così come il Focke-Wulf Ta 154 e Kalkert Ka 430. A nord della Hohenwindenstraße venne creato un nuovo fabbricato di 243 m di lunghezza e 91 m di larghezza per 3,6 milioni di Reichsmark nel giugno 1942. Il fabbricato aveva una ferrovia che lo collegava con l'aeroporto Erfurt-Nord.
Nel maggio 1944 la società venne rinominata Mitteldeutsche Metallwerke G.m.b.H. Erfurt. Il 20 luglio 1944 alle 11:30 avvenne il bombardamento da parte della USAAF con 134 ordigni lanciati dai Consolidated B-24 Liberator, che colpirono la fabbrica e l'aeroporto. I danni agli impianti furono di 2,6 milioni di Reichsmark e perirono 100 persone. Tre giorni dopo una parte della fabbrica era già attiva.
Conversione all'industria civile
Il 12 aprile 1945 la Third United States Army prese il controllo e il sito convertito nel 1945 all'industria meccanica con capitale 500.000 di Reichsmark. L'armata sovietica smantellò la fabbrica e una parte rilevante del sito venne abbattuta.
Nel secondo dopoguerra il sito industriale diviene VEB Holzbauwerke Erfurt e poi azienda elettrotecnicaVEB Reparaturwerk „Clara Zetkin“.
Bibliografia
Helmut Wolf: Mitteldeutsche Metallwerke G.m.b.H. Erfurt. In: Stadt und Geschichte - Zeitschrift für Erfurt, Heft 33 (1/2007).