Martina Anderson

Martina Anderson
Martina Anderson a Strasburgo nel 2014

Europarlamentare
Durata mandato12 giugno 2012 –
31 gennaio 2020
PredecessoreBairbre de Brún
Successoreincarico cancellato
LegislaturaVII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
SUE/SVN
CircoscrizioneIrlanda del Nord
Sito istituzionale

Vice Deputata dell'Irlanda del Nord
Durata mandato16 maggio 2011 –
11 giugno 2012
PredecessoreGerry Kelly
SuccessoreJennifer McCann

Membro dell'Assemblea legislativa dell'Irlanda del Nord per Foyle
Durata mandato10 febbraio 2020[1] –
13 settembre 2021
PredecessoreRaymond McCartney
SuccessorePádraig Delargy
Ciara Ferguson

Durata mandato7 marzo 2007 –
11 giugno 2012
PredecessoreMitchel McLaughlin
SuccessoreMaeve McLaughlin

Dati generali
Partito politicoSinn Féin

Martina Anderson (Bogside, 16 aprile 1962) è una politica irlandese del Sinn Féin.

Anderson, ex membro dell'IRA, è stata condannata all'ergastolo nel 1986 per aver partecipato a un attentato dinamitardo, ma è stata rilasciata in seguito all'amnistia dell'Accordo del Venerdì Santo. Da allora è stata impegnata nel Sinn Féin ed è stata membro dell'Assemblea dell'Irlanda del Nord dal 2007 al 2012. È stata europarlamentare per tre legislature consecutive fino al 2020.

Biografia

Nata il 16 aprile 1962 nel villaggio di Bogside vicino a Derry, ha sei sorelle e tre fratelli, uno dei quali, Peter, è un ex consigliere dello Sinn Féin, e sua nipote è l'ex senatore irlandese ed ex parlamentare di Foyle Elisha McCallion. Frequenta la St Cecilia's Secondary School a Derry.[2]

Attività dell'IRA

Anderson è stata arrestata all'età di 18 anni mentre usciva da un negozio di mobili a Derry e accusata di possesso di un'arma da fuoco e di aver provocato un'esplosione. È stata rilasciata su cauzione dopo aver trascorso due mesi nella prigione femminile di Armagh ed è fuggita oltre il confine a Buncrana, nella contea di Donegal.[3]

Anderson fu nuovamente arrestata il 24 giugno 1985 in un appartamento a Glasgow con altri quattro membri dell'IRA tra cui l'attentatore di Brighton Patrick Magee. L'11 giugno 1986, tutti e cinque furono condannati per aver cospirato per provocare esplosioni in Inghilterra, sebbene Magee fosse l'unica persona condannata in relazione all'attentato all'hotel Brighton.[4][5]

Nel 1989, Anderson sposò il compagno di prigionia e membro dell'IRA Paul Kavanagh nella prigione di Full Sutton.[6] Nel 1993, era una delle sole due donne prigioniere di categoria A in Inghilterra, l'altra era la repubblicana Ella O'Dwyer.[7] Mentre era nella prigione di Durham, Anderson conseguì una laurea con lode in scienze sociali presso la Open University.[3] Nel 1994, fu trasferita da Durham alla prigione di Maghaberry nell'Irlanda del Nord.[3] Il 10 novembre 1998, Anderson è stata rilasciata secondo i termini dell'Accordo del Venerdì Santo.

Carriera politica

Europarlamentare (2012-2020)

Martina Anderson e Pat Doherty posizionano la bandiera nazionale sulla bara di Martin McGuinness.
Martina Anderson nel dibattito sulla Brexit (2019).

Affiliata al gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, fa parte di varie delegazioni e commissioni, tra cui la delegazione per le relazioni con la Palestina che ha presieduto dal 13 ottobre 2014 al 29 gennaio 2017. È come presidente di questa delegazione che ha firmato un comunicato stampa, il 12 maggio 2016, sulle demolizioni e gli sfollamenti della popolazione in atto in Cisgiordania. Suggerisce di sottrarre dai fondi assegnati dall'Unione a Israele (in particolare nell'ambito di Horizon 2020) le somme corrispondenti alle infrastrutture palestinesi distrutte dall'esercito israeliano e che erano state finanziate dall'Europa.[8]

Martina Anderson

I commenti di Martina Anderson poco dopo, il 25 maggio 2016 durante una riunione di lavoro al Parlamento europeo, hanno suscitato polemiche. Mentre espone le azioni di lobbying di diversi attori, in occasione di questo incontro sul tema della salute e delle questioni igieniche a Gaza, la Anderson si è lasciata andare: Possiamo darvi un elenco di tutto ciò che abbiamo cercato di fare, gli israeliani si stanno diffondendo qui come un'eruzione cutanea. Il Presidente del Congresso ebraico europeo, Moshe Kantor chiede al presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz di adottare misure disciplinari contro di lei: ancora una volta sentiamo dichiarazioni profondamente offensive sugli ebrei pronunciate da personaggi pubblici europei e chiediamo azioni. Ha dichiarato Kantor in una dichiarazione e ha continuato: confrontare gli israeliani, o più precisamente gli ebrei, con una malattia è un incitamento all'odio e ha le sue radici nel discorso neonazista e di estrema destra. Nell'Irish Times del 6 giugno 2016, l'eurodeputata si giustifica dicendo che usa facilmente questa metafora dell'eruzione cutanea per criticare altre azioni di lobbying, come quelle dell'industria del tabacco, ad esempio: È quello che ho usato per descrivere i lobbisti israeliani come ho descritto i lobbisti del tabacco e tutti gli altri lobbisti che ho incontrato. E sfortunatamente è stato usato come una distrazione per togliere le informazioni vitali che sono state scambiate durante quella conferenza.[9][10][11][12]

Viene rieletta nelle elezioni europee del 2019, restando in carica fino al gennaio 2020, quando decade assieme a tutti gli altri eurodeputati britannici in seguito alla Brexit. Dopo che il suo seggio è stato abolito a causa della Brexit, il 10 febbraio 2020 è diventata MLA per Foyle per la seconda volta, dopo essere stata selezionata dallo Sinn Féin per sostituire Raymond McCartney.

Note

  1. ^ (EN) MLA Details: Ms Martina Anderson, su Aims.niassembly.gov.uk. URL consultato il 9 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
  2. ^ (EN) Anger at ex-IRA woman's role model tag, 24 gennaio 2018. URL consultato il 3 giugno 2020.
  3. ^ a b c (EN) = Rory Mooney, Martina's bringing Derry to the fore, in Derry Journal, 20 marzo 2012.
  4. ^ (EN) Peter Taylor, Brits, Bloomsbury Publishing, 2001, pp. 157-159, ISBN 0-7475-5806-X.
  5. ^ (EN) Gareth Parry, Patrick Magee convicted of IRA terrorist attack, in The Guardian, 10 giugno 1986. URL consultato il 21 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  6. ^ (EN) Passing bad law will not help victims says special adviser, in Irish News, 31 maggio 2013. URL consultato il 9 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2021).
  7. ^ Sharrock, David, Fear and folly in She-Wing, The Guardian, 29 dicembre 1993
  8. ^ (EN) Press statement on the EP plenary debate on West Bank displacement and demolitions, including of EU-funded projects, su Parlement européen, 12 maggio 2016.
  9. ^ (EN) MEP criticised for describing Israeli lobbyists as ‘like a rash’, su The Irish Times, 6 giugno 2016.
  10. ^ (EN) EJC President Moshe Kantor on Monday called on European Parliament President Martin Schulz to take disciplinary action against her, su jpost.com, 0 giugno 2016. URL consultato il 3 giugno 2020.
  11. ^ (EN) Antisemitic Incidents Report 2016, Groupe de travail du Parlement européen sur l'antisémitisme
  12. ^ (EN) British European Parliament lawmaker calls Israelis ‘a rash’, su The Times of Israel, 31 maggio 2016. (Con un breve estratto di una registrazione video del discorso di Martina Anderson)

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