La Eggerth iniziò a cantare sin da bambina, e crebbe in una famiglia dove l'amore per la musica era molto presente. Suo padre, un banchiere, era appassionato di pianoforte, mentre sua madre, di professione soprano, aveva abbandonato la carriera per seguire la propria famiglia. Tuttavia. vedendo il suo enorme talento, fu proprio la madre, che si dedicò interamente a coltivarne la carriera e ad implementarne le potenzialità, riuscendo a farla debuttare a soli undici anni nell'operetta Mannequins. Dopo aver intrapreso una tournée in Danimarca, Paesi Bassi e Svezia, la giovane Marta giunse a Vienna su specifico invito del compositore ungherese Emmerich Kálmán. Secondo le intenzioni di Kálmán, la giovane cantante avrebbe dovuto essere la possibile sostituta della famosa Adele Kern, stella della Wiener Staatsoper, per la rappresentazione de Das Veilchen vom Montmartre (La violetta di Montmartre), ma ne prese prepotentemente il posto su acclamazione della critica quando dovette sostituire la Kern indisposta. In seguito fu scritturata per cantare nel famoso allestimento di Amburgo di Max Reinhardt del 1929 dell'operetta Die Fledermaus, dove ebbe il merito di essere, a soli diciassette anni, la più giovane cantante a cimentarsi in questo ruolo.
Con l'introduzione del sonoro nel cinema, a partire dagli inizi degli anni trenta la Eggerth venne scoperta dal mondo della celluloide, lanciando la sua carriera sulla ribalta internazionale.
Nel 1936 sposò il tenore Jan Kiepura, dal quale ebbe due figli.
Nel 1943 fu Sonia Sadoya-Hanna nella prima rappresentazione di Die lustige Witwe al Majestic Theatre di New York con Kiepura. Nel 1950 interpretò Sylva Varescu in "Die Csárdásfürstin" con Kiepura al Théâtre de Paris.