Marco Popilio Lenate[1] (in latino Marcus Popillius Laenas; ... – II secolo a.C.) è stato un politico romano, figlio di Marco Popilio Lenate, console del 173 a.C..
Biografia
Gli inizi della carriera politica sono relativamente sconosciuti. Fece parte di una delegazione inviata in Liguria in seguito a richieste degli abitanti di Massilia.
Nel 146 a.C. partecipò ad una ambasciata inviata a Corinto, città in seguito distrutta da Gneo Lucio Mummio.
Nel 139 a.C. fu eletto console insieme a Gneo Calpurnio Pisone.
Ottenuta la provincia proconsolare dell'Hispania Citerior, richiese alla città di Numanzia la resa delle armi. Gli abitanti si dimostrarono contrari ed inviarono una delegazione a Roma esigendo la ratifica del trattato firmato dal suo predecessore Quinto Pompeo Aulo. Il senato romano decise di continuare la guerra e Lenate iniziò l'assedio della città, subendo ingenti perdite.
In seguito Lenate rafforzò l'esercito di Quinto Servilio Cepione, governatore in Lusitania. Nel 137 a.C. fu rimpiazzato da Gaio Ostilio Mancino.
Note