Alcuni dei telescopi della rete MERLIN concorrono a comporre una rete ancora più estesa quando vengono connessi alla rete europea interferometrica EVN mediante la tecnica a base molto ampiaVLBI raggiungendo un'elevatissima risoluzione angolare.
In passato, il MERLIN utilizzava collegamenti a microonde per condividere i dati tra le stazioni remote della rete. Questi tipi di collegamenti hanno una larghezza di banda limitata con sensibile perdita di dati nei trasferimenti. Per incrementare la sensibilità del telescopio i collegamenti sono stati sostituiti da connessioni a fibra ottica con larghezza di banda di 4 GHz, rispetto al limite precedente di 30 MHz. Per tale motivo si è resa necessaria la costruzione di un nuovo correlatore in grado di elaborare oltre 200 Gbit/s di dati.
A seguito di ulteriori aggiornamenti iniziati nel maggio 2004, un importante sviluppo ha coinvolto la flessibilità di frequenza, cioè la possibilità di modificare la banda in ascolto dell'intera rete in tempi ridotti (pochi minuti). A piena operatività il sistema e-MERLIN è in grado di commutare velocemente la banda da 1,4; 5; 6 e 22 GHz. Questi aggiornamenti sono stati completati nel 2009.[4][5]
Ricerca e risultati scientifici
Tra le varie osservazioni del MERLIN, di rilievo si evidenziano radiogalassie altamente energetiche (M87), Quasar (3C 418)[6], presenza di ossidrile (OH) in nubi di gas interstellare. Il radiotelescopio può essere utilizzato anche per effettuare misurazioni di astrometria estremamente precise.