M49 è una delle galassie più appariscenti fra quelle visibili nella costellazione della Vergine: è infatti ben evidente anche in un binocolo 10x50 se la notte è in buone condizioni atmosferiche; un telescopio da 60mm è visibile come una brillante macchia di forma rotondeggiante. L'aspetto resta immutato anche ad ingrandimenti superiori, mentre con un 150mm si osserva un alone esteso fino a 4' digradante dolcemente nel fondo cielo; il nucleo è visibile come un punto luminoso all'interno della regione centrale, più luminosa dell'alone.[2]
M49 può essere osservata con facilità da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree abitate della Terra, grazie al fatto che la sua declinazione non è eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali è maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe appare mediamente più basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra marzo e luglio.
Storia delle osservazioni
Charles Messier osservò questa galassia prima nel 1771 e poi nel 1781, descrivendola come una nube di difficile osservazione; la inserì nel suo catalogo col numero 49, la prima fra le galassie da lui osservate appartenenti all'Ammasso della Vergine, e la paragonò ad una cometa che aveva osservato nel 1779. L'ammiraglio Smyth affermò che la sua forma era rotondeggiante e il suo nucleo era molto luminoso; stranamente, Padre Heinrich Louis d'Arrest scrisse che fu in grado di risolverla in un gran numero di gruppi stellari di tredicesima e quattordicesima magnitudine.[2]
Caratteristiche
M49 è una galassia ellittica, classificata secondo la sequenza di Hubble come E2 o E4; è una delle galassie più luminose dell'Ammasso della Vergine. a cui appartiene, sebbene si trovi in una posizione leggermente decentrata rispetto al nucleo centrale dell'ammasso. La sua magnitudine assoluta è pari a -22,7 e la sua classe spettrale integrata è di tipo G7, dunque dal marcato colore giallo, più delle altre galassie della zona. Secondo alcune stime, M49 avrebbe un numero di ammassi globulari compreso fra 5000 e 7000, decine di volte superiore a quello della nostra Via Lattea; le sue dimensioni reali sarebbero comprese fra 140000 e 160000 anni luce, che alla distanza di 55 milioni di anni luce equivalgono ad un diametro apparente di 9'. Tutt'attorno sono presenti un gran numero di galassie compagne.[2]
Nel 1969 è stata scoperta una supernova, non confermata, catalogata come SN 1969Q; la stella di tredicesima magnitudine visibile sull'alone di M49 talvolta viene scambiata per una supernova, ma in realtà è una stella appartenente alla nostra Galassia.[2]
^abcd Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
^Una declinazione di 8°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 82°; il che equivale a dire che a nord dell'82°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud dell'82°S l'oggetto non sorge mai.
Bibliografia
Libri
(EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN0-521-55332-6.
Carte celesti
Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.