Mürefte (prima della turchizzazione Myriophyton; in greco Μυριόφυτον?, o Miriofito) è un villaggio (Mahalle) del distretto di Şarköy, in Turchia, sul Mar di Marmara, a circa 51 km a sud-ovest di Tekirdağ. Dopo lo Scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia si sono stabilite alcune famiglie megleno-romene.
Storia
La storia antica di questa città non è nota. La troviamo menzionata per la prima volta in relazione a un terremoto che la distrusse nell'anno 1063.[2] Fu visitata da Giovanni VI Cantacuzeno intorno al 1350.[3]
La diocesi originaria si trovava in Tracia Prima, suffraganea di Eraclea Perinto.
Una diocesi di Peristasi (l'odierna Şarköy) fu istituita nel 1170.[4] La sede fu poi trasferita a Miriofito, e rinominata Peristasi e Miriofito, menzionata per la prima volta in una Notitiae Episcopatuum della fine del XV secolo.[5] Nel XVI secolo Miriofito sostituì Peristasi, e la diocesi prese il nome di Miriofito e Peristasi.[6]
Secondo le statistiche ottomane sulla popolazione del 1914, la kaza di Mürefte aveva una popolazione totale di 16.876 abitanti, composta da 14.146 greci e 2.730 musulmani.[7]
La diocesi greco-ortodossa divenne nel gennaio 1909 una metropolia autocefala, il Metropolita di Miriofito e Peristasi. La popolazione ortodossa del metropolia è stata sgomberata nell'ottobre 1922, poco prima dello scambio di popolazione greco-turca, senza lasciare alcuna popolazione ortodossa da allora, ma la Chiesa continua a nominare metropoliti titolari della sede.[8]
L'ultimo vescovo titolare cattolico della sede titolare di Miriofito è morto nel 1932 e la sede è stata soppressa.[9]
Economia
La costa tra Tekirdağ e Şarköy, in particolare Mürefte, sono centri rinomati per la viticoltura e la produzione di vino. Un noto produttore di vino, "Kutman", si trova nel villaggio e gestisce anche un museo del vino.[10]
Note
- ^ https://web.archive.org/web/20161226145258/http://www.yerelnet.org.tr/belediyeler/belediye.php?belediyeid=127046
- ^ (FR) Eduard Von Muralt, Essai de chronographie byzantine 1057-1453, Vol. 8, 1871, p. 8.
- ^ Giovanni VI Cantacuzeno, 76, in Storia, Vol. 3.
- ^ Ierocle, 103, in Synecdemus.
- ^ (DE) Heinrich Gelzer, Ungedruckte und ungenügend veröffentlichte Texte der Nottiae episcopatuum. Ein Beitrag zur byzantinischen Kirchen- und Verwaltungsgeschichte, Monaco, 1901.
- ^ (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor patriarchatus digestus, in quo exhibentur Ecclesiae patriarchae caeterique praesules totius Orientis, Vol. II, p. 1151.
- ^ (EN) Kemal H. Karpat, Ottoman population, 1830-1914 : demographic and social characteristics, University of Winsconsin Press, 1995, pp. 170-171, ISBN 0-299-09160-0, OCLC 849068047. URL consultato il 2 settembre 2022.
- ^ (EN) Demetrius Kiminas, The Ecumenical Patriarchate : a history of its Metropolitanates with annotated hierarch catalogs, 1st ed, Wildside Press, 2009, p. 61, ISBN 978-1-4344-5876-6, OCLC 978151531. URL consultato il 2 settembre 2022.
- ^ (EN) Myriophytos, su Catholic-Hierarchy.org.
- ^ (TR) Cahit Akyol, İşte Türkiye'nin şaraplık üzüm haritası, in Hürriyet, 4 giugno 2005.
Bibliografia
- (EN) Charles Herbermann, Myriophytum, in Catholic Encyclopedia, New York, Robert Appleton Company, 1913.
- (EL) Eustratios I. Drakos, Ta Thrakika: ētoi dialexis peri tōn ekklēsiastikōn eparchiōn Sēlyvrias, Ganou kai Chōras ..., Atene, 1892, pp. 72-93.
- (DE) Andreas Külzer, Ostthrakien (Eurōpē), Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2008, p. 540, ISBN 978-3-7001-3945-4, OCLC 263985500.
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