Il duca di Borgogna nacque il 16 agosto 1682 alla reggia di Versailles.[1] Ebbe come tutore Fénelon, futuro arcivescovo di Cambrai, e crebbe come un uomo di grande cultura e devozione. Dal 1702 fu ammesso dal nonno, il re Luigi XIV, al Consiglio di Stato e fu iniziato ai segreti di stato riguardanti la religione, la diplomazia e la guerra. Riportò dei successi nelle campagne in Germania (1701), in Fiandra (1702), sul Reno (1703) e si distinse all'assedio di Brisach con il marescialloVauban, ma nelle prove sostenute durante la campagna di Fiandra del 1708 subì dei rovesci, in particolare fu esiziale per l'esercito francese il suo contrasto con il luogotenente generale Luigi Giuseppe, duca di Vendôme, a Oudenaarde, ove l'11 luglio 1708 i francesi furono duramente sconfitti dalle truppe imperiali al comando congiunto di Eugenio di Savoia e di John Churchill, I duca di Marlborough.
Sotto l'influenza del cosiddetto Parti dévot (Partito dei devoti), era contornato da una cerchia di persone conosciuta come la "fazione di Borgogna", costituita soprattutto dal suo anziano precettore Fénelon[2], dal duca di Beauvillier, dal duca di Chevreuse (genero di Colbert) e dal Saint-Simon.[3] Questi aristocratici di rango elevato erano dei riformatori, che auspicavano il ritorno a una monarchia meno assolutista, ove consigli e organi di potere intermedi fra il re e il popolo, costituiti da aristocratici e non più da borghesi come quelli nominati da Luigi XIV, assistessero il re nell'esercizio del governo. C'era in questo l'ideale utopico di una monarchia controllata dall'aristocrazia, considerata anche rappresentativa del popolo, e decentralizzata, con larghi poteri alle province: era la politica che egli avrebbe cercato di attuare se fosse divenuto re.[4]
^ Patrick Van Kerrebrouck, La Maison de Bourbon, 1984, pp. 271.
^Fénelon compose per lui i suoi Dialogues des Morts et Fables, écrits composés pour l'éducation du duc de Bourgogne (1700) (Dialoghi dei Morti e Favole, scritti per l'istruzione del duca di Borgogna), e il suo romanzo Les aventures de Télémaque (Le avventure di Telemaco, 1699).
^Luigi de Rouvroi, duca di Saint-Simon, fu scrittore e autore di celebri Memorie, la maggiore opera storica memorialistica sul regno di Luigi XIV.
^La morte prematura del delfino stroncò le speranze della fazione, i cui membri morirono via via di morte naturale. La Reggenza, iniziata nel 1715, mise in pratica alcune di queste idee con la creazione della cosiddetta polisinodia, ma questa fu abbandonata solo tre anni dopo e si tornò con Luigi XV allo stile assolutista di governo che era stato di Luigi XIV.