Locomotiva FS 553

Locomotiva FS 553
Locomotiva a vapore
una locomotiva del gruppo S6 monumentata a Varsavia
Anni di costruzione 1908 (001), 1913 (002)
Anni di esercizio 1919-1924
Quantità prodotta 2 unità immatricolate in Italia
Costruttore Linke-Hofmann
Dimensioni 18.350 mm x ?? x ??
Capacità 21,5 t acqua (tender a carrelli)
Passo dei carrelli 3.000 (passo rigido)
Massa in servizio 60,6 t
Massa aderente 34.7 t
Tipo di motore a vapore
Alimentazione carbone
Velocità massima omologata 100 km/h
Rodiggio 2-2-0
Diametro ruote motrici 2.100 mm
Portanti anteriori 1.000 mm
Distribuzione Walschaerts
Tipo di trasmissione bielle
Numero di cilindri 2
Diametro dei cilindri 550 mm
Corsa dei cilindri 630 mm
Superficie griglia 2,35 
Superficie riscaldamento 136,98 m²
Superficie surriscaldamento 40,32 m²
Pressione in caldaia 12
Potenza continuativa 679 kW
Dati tratti da:
Mascherpapassim

La locomotiva a vapore gruppo 553 era una locomotiva a 2 assi motori accoppiati e carrello anteriore biassiale, con tender a carrelli, alimentata a carbone, che le Ferrovie dello Stato acquisirono nel proprio parco in conto riparazioni nel 1919 susseguentemente alla prima guerra mondiale.

Storia

Le locomotive del gruppo S.6 delle KPEV (Königlich Preußische Eisenbahn-Verwaltung), successivamente divenute Br 13 delle DRG (Deutschen Reichsbahn-Gesellschaft), vennero incorporate nel parco rotabili delle Ferrovie dello Stato nel numero di 2 sole unità nel 1919, furono immatricolate nel gruppo 553 con i numeri progressivi 001-002 e assegnate al Deposito locomotive di Pistoia.[1]

Il passaggio alle FS non diede loro lunga vita in quanto i problemi connessi alla difficoltà di manutenzione per mancanza di ricambi e il loro elevato peso assiale, oltre 17 t per asse, che ne limitava l'utilizzazione a poche linee le portò ad un precoce accantonamento nel deposito locomotive di Foligno intorno al 1924. Furono demolite l'anno dopo a Terni[2].

Caratteristiche

La locomotiva era a vapore surriscaldato con motore a 2 cilindri esterni. Le ruote di elevato diametro, 2,1 m, la rendevano atta ad effettuare treni veloci. Essendo di origine prussiana non ebbe modifiche all'apparato di produzione dell'aria compressa o al sistema frenante. Furono montate le valvole Coale di sicurezza della caldaia e venne modificata, per adeguarla alle normative italiane, la fanaleria frontale con l'applicazione dei fanali FS a petrolio e fu sostituito il fischio con quello di tipo italiano.

Note

  1. ^ Ferro.
  2. ^ Mascherpa, p. 21.

Bibliografia

  • Paolo Bartolozzi, Una preda bellica poco famosa, in Tutto treno modellismo, (2003), n. 37, pp. 14-16.
  • Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli, 2009, ISBN 978-88-87372-74-8.
  • Gian Franco Ferro, La locomotive FS 553, in Tutto treno, vol. 13, n. 141, 2001, pp. 21-23.
  • Erminio Mascherpa, Le locomotive tedesche in Italia, in Italmodel Ferrovie, n. 200, 1977, pp. 15-25.

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