Salvini fu iniziato alla Massoneria nel 1952, anno in cui fu ammesso nella Loggia Concordia 110 all'Oriente di Firenze, appartenente al Grande Oriente d'Italia[1]. Dieci anni dopo divenne Maestro Venerabile della Loggia, e nel 1970 raggiunse il vertice della Massoneria italiana, succedendo a Giordano Gamberini nella carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia (GOI).
Continuò la politica di Gamberini e molti furono i successi durante la sua Gran Maestranza, quali il riconoscimento da parte della United Grand Lodge of England e l'unificazione, seppure per breve tempo, del GOI con una parte della Gran Loggia Nazionale d'Italia, quella frazione di Piazza del Gesù che aveva seguito Tito Ceccherini[2]. In quegli anni permise però la crescita a dismisura della Loggia coperta P2, sotto la guida del Maestro VenerabileLicio Gelli.
^Augusto Comba, "I volti della Massoneria nel secondo dopoguerra", in: La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee, a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia, Mondadori, Milano, 2019, p. 243.