Viene talvolta anche indicata come Lancia sacra, espressione che però indica un'altra reliquia specifica, appartenente ai tesori del Sacro Romano Impero e la cui tradizione è in parte sovrapposta a quella della Lancia di Longino.
Riferimenti alla lancia
Assente nei racconti dei vangeli sinottici, la lancia è menzionata solo nel Vangelo secondo Giovanni (19:31-37), in cui si racconta che, durante la crocefissione di Gesù, i soldati romani intendevano praticargli il crurifragium, la tipica rottura delle gambe del condannato che ne accelerava la morte; prima di procedere, si accorsero che Gesù era morto e che quindi il crurifragium era inutile, ma, per accertarsi che fosse deceduto, un soldato lo colpì con una lancia:
«Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.»
Il più antico riferimento alla conservazione della lancia come reliquia è presente nel racconto noto come Itinerarium Antonini (erroneamente attribuito al santo Antonino di Piacenza), in cui si descrivono i luoghi santi di Gerusalemme intorno al 570, e in particolare nella basilica del monte Sion «la corona di spine con la quale Nostro Signore fu incoronato e la lancia che lo colpì nel fianco»[1]. Secondo la Catholic Encyclopedia, la presenza della reliquia a Gerusalemme sarebbe stata attestata già mezzo secolo prima da Cassiodoro[2] e sarebbe stata nota anche a Gregorio di Tours.
Il nome del soldato che colpì Gesù non è presente nel Vangelo secondo Giovanni; l'opera più antica a farne il nome, chiamandolo col nome di Longino, è il Vangelo di Nicodemo, copiata assieme ai manoscritti del tardo IV secolo degli Atti di Pilato. Il nome "Longinos" compare anche in una miniatura dei Vangeli Rabbula, un manoscritto conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e miniato da un certo Rabulas nel 586; nella miniatura, il nome ΛΟΓΙΝΟC (Loghinos) è scritto in caratteri greci sopra il soldato che colpisce Gesù.
Nel romanzo The Spear di Louis de Wohl (1955), il soldato è identificato con Gaio Cassio Longino.
Le reliquie identificate con la Lancia
Nel medioevo, diverse reliquie vennero identificate con la Lancia appartenuta a Longino. Fra queste, le quattro più degne di nota furono:
la Lancia sacra di Antiochia, secondo la tradizione ritrovata durante la Prima crociata, e ora custodita nel museo della cattedrale di Echmiadzin, in Armenia;
la Lancia portata in Europa durante le Crociate da Luigi IX e conservata nella Sainte-Chapelle, poi andata persa durante la rivoluzione francese.
Inoltre a Mantova, nella cripta della basilica di Sant'Andrea, è custodita la reliquia del terreno irrorato dal sangue di Cristo, sgorgato dal costato trafitto dalla lancia di Longino.
La Lancia compare come un oggetto sacro o magico nelle seguenti opere:
1992 - Spear of Destiny, nel videogioco prequel di Wolfenstein 3D, il capitano Blazkowicz deve recuperare la lancia in mano ai nazisti
1995 - Neon Genesis Evangelion, dove la Lancia di Longino è un oggetto senziente affidato dalla Prima razza ancestrale ad Adam, il primo colonizzatore della Terra
2023 - Indiana Jones e il quadrante del destino, dove compare all'inizio del film come manufatto mistico rubato dai nazisti e cercato da Hitler. Il protagonista cerca di recuperarlo su un treno in corsa, salvo poi rendersi conto che si tratta di una copia moderna.
Anche le seguenti serie la menzionano:
Ha un'importanza fondamentale nella serie Britannia a partire dalla seconda stagione, poiché viene definita dai druidi "la lancia dell'alba d'argento", l'unica arma in grado di sconfiggere il demone Lokka.
Il nome del comune di Lanciano, secondo alcune leggende di fantasia, deriverebbe dal fatto che San Longino sarebbe stato nativo della romana Anxanum; si crede inoltre che il simbolo della lancia coi gigli angioini dello stemma civico, derivi dal collegamento con la Lancia del Longino.