Kenya Broadcasting Corporation, nota anche con l'acronimo KBC, è l'ente radiotelevisivo pubblico del Kenya.[1] Trasmette dalla capitale Nairobi in inglese, swahili e nella maggior parte delle lingue locali.[2]
In Kenya il servizio radiofonico vide la luce nel 1924 come East African Broadcasting Corporation (EABC), quando il Paese era una colonia britannica, appoggiandosi alla BBC. A quell'epoca trasmetteva esclusivamente in inglese, rivolgendosi ai coloni bianchi, che erano interessati a notizie dalla loro patria e dal mondo. Le prime trasmissioni rivolte agli africani arrivarono, invece, solo durante la seconda guerra mondiale, ed avevano lo scopo di informare genitori e parenti dei soldati africani su cosa stesse accadendo al fronte.[3]
Nel 1953 fu fondato il primo servizio regolare per gli africani, African Broadcasting Services, che trasmetteva in kiswahili, luo, gikuyu, kinandi, kiluhya, kikib e arabo; nel 1954 l'azienda divenne Kenya Broadcasting Services, con stazioni regionali a Mombasa (Sauti ya Mvita), Nyeri (Mount Kenya Station) e Kisumu (Lake Station); nel 1961 fu ribattezzata "Kenya Broadcasting Corporation".[4]
Nel 1962 in Kenya fu introdotta la televisione; il primo canale fu allestito in una fattoria a Limuru; trasmetteva in un raggio di 24 km.
Nel 1964 il Kenya divenne independente[5]; di conseguenza il 1º luglio Kenya Broadcasting Corporation fu nazionalizzata e ribattezzata "Voice of Kenya" tramite un atto del Parlamento. Nel 1971 le trasmissioni televisive furono estese a Mombasa.[6] Nel 1978 la televisione del Kenya passò alle immagini a colori. Nel 1980 fu aperto un nuovo canale a Mombasa dedicato a fiction locale, musica e cultura.
Nel 1989 un nuovo atto del parlamento keniano riportò il nome dell'azienda a "Kenya Broadcasting Corporation". Lo stesso anno fu firmato un contratto tra KBC e Japan Telecommunications Engineering (JETC) per il miglioramento e l'espansione del network radiofonico nazionale in onde medie. Nel 1991 KBC stabilì un accordo con Marubeni Corporation di Tokyo, Giappone.[7], per il potenziamento delle stazioni in onde medie e la costruzione di nuove. Nel 1993 KBC intraprese un grande progetto di modernizzazione e di potenziamento tecnico delle strutture delle quali era già dotata, e di costruzione di nuove. Nel 1996 KBC trasformò Metro FM in una radio di musica al 90%.
Durante la presidenza di Daniel Toroitich arap Moi[8][9] KBC divenne un medium portavoce del Governo: prima di ogni programma, per esempio, andavano in onda gli aggiornamenti su cosa il Presidente aveva fatto in giornata. Con la presidenza di Mwai Kibaki,[10] invece, l'azienda tornò ad assumere un approccio più oggettivo all'informazione.
L'azienda fu un trampolino di lancio per molti importanti giornalisti keniani, soprattutto prima della liberalizzazione delle frequenze. L'avvento delle TV private e della TV digitale via satellite all'inizio degli anni duemila e le loro nuove piattaforme, portarono un'offerta maggiore, riproponendo dei classici della TV (sitcom, serie televisive d'azione, film in prime time a fine settimana), più contenitori di programmi per bambini e programmi locali autoprodotti. KBC ha sempre reagito rimanendo una TV importante in Kenya. La piattaforma digitale di KBC è molto attiva e ha contribuito all'aggiornamento dei media tradizionali della radio e della televisione.
Il governo di William Ruto promise di aiutare KBC a fare fronte alle sue difficoltà finanziarie.[11][12]
A settembre 2000 KBC trasformò Metro Television in un canale di sport e intrattenimento.[13] A dicembre dello stesso anno lanciò Coro FM, una radio in lingua kikuyu per Nairobi e la regione del monte Kenya. Nel 2001 fu la volta di Pwani FM[14] per la regione costiera. Nel 2009 fu lanciata la sussidiaria Signet.
KBC ha mandato in onda la popolare serie televisiva Vitimbi per oltre 30 anni, tolta dal palinsesto nel 2015.[15]
Nel 2021 KBC TV subì un restyling e fu rinominata "KBC Channel 1".
La radio di Kenya Broadcasting Corporation trasmette in AM e FM, mentre la televisione diffonde il proprio segnale in DVB-T HD.
Televisione e radio di Kenya Broadcasting Corporation in streaming.