Nacque a Tokyo come figlio di un carpentiere; le condizioni iniziali della famiglia erano precarie, tanto che la sorella maggiore fu venduta come geisha, evento che lo influenzò molto.
Mantenne una fiera resistenza contro il padre, violento contro la madre e la sorella. All'età di tredici anni smise di frequentare la scuola ed entrò all'istituto per la ricerca sulla pittura occidentale. Successivamente si trasferisce a Kōbe, dove lavora come illustratore presso il giornale Matha Shinpo.
Ritornato nella sua città natale, Tokyo, comincia a lavorare nel settore cinematografico nella casa di produzione Nikkatsu come assistente di registi come Ōguchi, Suzuki e Tanaka; nel 1922 inizia la sua carriera come regista, realizzando Ai ni Yomihaeru Hi mentre nel 1930 gira il suo primo film sonoro. Dopo aver realizzato oltre quarantasette film (di cui se ne sono conservati solo due) lascia la Nikkatsu nel 1932 e nel 1934 contribuisce alla fondazione della Daiichi Eiga di Kyoto.
Negli anni trenta lavora per varie case di produzione e ha uno dei suoi maggiori successi, Naniwa Hika e Gion no Shimai, film che dovevano far parte di una trilogia sul realismo sociale, che tuttavia non è mai stata completata. Nel 1939 inizia a lavorare alla Shochiku di Kyoto, realizzando una trilogia del genere geido mono (film sulla vita degli attori di teatro), ma soprattutto Genroku Chushingura, tratto da un classico della letteratura giapponese.
Nonostante una vita privata travagliata a causa della malattia mentale della moglie, il suo prestigio nel mondo del cinema aumenta: negli anni quaranta realizza oltre un film all'anno, ricopre alcune cariche istituzionali nel mondo del cinema giapponese e nel 1951 passerà alla Daiei, alla quale resterà fedele (tranne un paio di eccezioni) fino alla morte, lavorando anche come direttore generale.