Avversario del liberalismo e del prestito ad interesse (esercitato soprattutto dagli ebrei, da cui il suo antisemitismo), egli propose una decisa riforma del diritto di proprietà e del contratto salariale, e sosteneva la riforma dello Stato in senso corporativista. Di fronte alla questione sociale rifiutava perciò la soluzione socialista come pure la tradizionale elemosina cristiana.