Dal 1853 al 1857 viaggiò intorno al mondo. Iniziò il suo viaggio, con Leopold von Schrenck, verso l'Amur, regione nell'Asia orientale. Dal 1859 al 1864 visitò Cina, Corea e Giappone. Giunse nel paese del Sol levante nel tardo 1860, fermandosi ad Hakodate. Viaggiò poi in maniera estesa nel sud del Giappone per gran parte del 1862, visitando la regione di Yokohama e Fuji, per terminare il suo viaggio a fine anno a Nagasaki. Esplorò anche gran parte del Kyūshū.[1]
Studiò anche la flora del Tibet, giungendo alla conclusione che era stata principalmente importata da immigrati provenienti da Mongolia e Himalaya.
Su commissione dall'Accademia russa delle scienze, acquistò dalla vedova di von Siebold la serie di otto volumi della famosa collezione di illustrazioni botaniche realizzate da diversi artisti giapponesi.
Trillium tschonoskii Maxim. - Giappone, Corea, Cina nord-orientale ed estremo oriente della Russia
Tulotis ussuriensis (Maxim.) Hara
Yoania japonica Maxim.
Opere (selezione)
Rhamneae orientali-asiaticae (1866)
Rhododendrae Asia Orientalis (1870)
Monograph on genus Lespedeza (1873)
Enumeratio plantarum hucusque in Mongolia : nec non adjacente parte Turkestaniae Sinensis lectarum (1889)
Flora Tangutica : sive enumeratio plantarum regionis Tangut (AMDO) provinciae Kansu, nec non Tibetiae praesertim orientaliborealis atque tsaidam: ex collectionibus N.M. Przewalski atque G.N. Potanin (1889)