Nato da una famiglia della ricca nobiltà francese, di antica origine belga, il conte De Dion visse una gioventù agiata e spensierata. Di corporatura massiccia, alta statura e carattere da "bastian contrario", diviene ben presto frequentatore delle tre grandi passioni che lo accompagneranno per tutta la vita: le donne, i motori e la politica.[3]
Nel ventennio a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, è spesso citato dalle cronache mondane per la sua fama di seduttore e di acceso polemista che l'obbligarono a sostenere numerosi duelli con sfidanti offesi dalle sue parole o, più sovente, dalle sue azioni.
Appassionato dalle prime applicazioni e realizzazioni automobilistiche ne studia a fondo la tecnica e deposita numerosi brevetti, tra i quali il geniale schema d'assale rigido, progettato insieme a Charles Trépardoux e divenuto famoso come Ponte De Dion, che ancora oggi viene utilizzato sulle automobili di prestigio.
Antidreyfusardo, nel 1900 fondò il quotidiano sportivo L'Auto-Vélo, la prima testata di argomento automobilistico che diverrà il principale giornale sportivo francese che nel 1903 organizzerà il Tour de France.
Nel 1901, alla morte del padre, eredita il titolo di marchese e la gestione delle attività familiari che lo inducono ad impegnarsi maggiormente nella politica.
Eletto deputato per il dipartimento della Loira inferiore (ora Loira Atlantica) nel 1902, ricoprirà ininterrottamente la medesima carica fino al 1924, anno in cui, nello stesso collegio elettorale, viene eletto senatore, occupando il seggio fino al 1940.
Schierato all'estrema destra conservatrice e cattolica, De Dion è un fervido difensore dei privilegi aristocratici ed ecclesiastici, tanto da essere arrestato durante gli scontri avvenuti in occasione della legge di separazione tra lo stato e la chiesa avvenuti in Francia nel 1905.
Georgano, G. N. Cars: Early and Vintage, 1886-1930. London: Grange-Universal, 1990 (reprints AB Nordbok 1985 edition).
Wise, David Burgess, "De Dion: The Aristocrat and the Toymaker", in Ward, Ian, executive editor. The World of Automobiles (London: Orbis Publishing, 1974), Volume 5, p. 510-4.