Figlio di Christian Kern, agricoltore e commerciante di vini, dopo la scuola latina a Diessenhofen e il Carolinum a Zurigo, studiò teologia a Basilea nel 1826 e dal 1827 al 1830 diritto a Basilea, Berlino e Heidelberg, diventando dottore in giurisprudenza a Heidelberg nel 1830.[2] Aprì uno studio di avvocatura a Berlingen nel 1831 e uno a Frauenfeld nel 1834.[2] Nel 1834 sposò Aline Kern-Freyenmuth, figlia di Johann Conrad Freyenmuth.[2] Grazie al patrimonio della moglie e all'abile conduzione dei suoi affari, raggiunse un'indipendenza economica che gli consentì di dedicarsi quasi esclusivamente alla vita politica.[2]
Attività politica
Iniziò la carriera dal 1832 al 1853 quale deputato al Gran Consiglio turgoviese, che presiedette nove volte.[2] Membro del Consiglio dell'educazione dal 1832 al 1852, che presiedette dal 1835 al 1852, nel 1853 fu il principale promotore e cofondatore della scuola cantonale.[2] Giudice cantonale e presidente della commissione cantonale di giustizia, insieme agli altri due membri di quest'ultima, Johann Baptist von Streng e Johann Melchior Gräflein, costituì il cosiddetto triumvirato, che dal 1837 al 1850 influì in modo decisivo la scena politica turgoviese.[2] Fu Consigliere di Stato dal 1849 al 1853, fondatore e presidente della Banca ipotecaria di Turgovia (Thurgauische Hypothekenbank) dal 1850 al 1858 e presidente nei periodi 1837-1840 e 1850-1853 della Società di utilità pubblica turgoviese (Thurgauischen Gemeinnützigen Gesellschaft).[2]
La sua carriera politica non si limitò all'ambito cantonale, ma proseguì anche sul piano federale.[2] Nei periodi 1833-1838, 1840-1842 e 1845-1848 fu inviato turgoviese alla Dieta federale, e nel 1833 si oppose con fermezza all'estradizione del futuro imperatore Napoleone III, richiesta dai Francesi.[2] Accanto a Jonas Furrer, ebbe un ruolo centrale quale capo della maggioranza liberale nella Dieta federale.[2] Membro della cosiddetta commissione dei Sette, incaricata di trovare una soluzione al conflitto del Sonderbund, il 4 novembre 1847 presentò in qualità di relatore la richiesta di intervento armato contro il Sonderbund.[2] Acquisì meriti particolari partecipando alla redazione della Costituzione federale del 1848.[2]
Divenne primo presidente del Consiglio dei Politecnici federali dal 1854 al 1857, battendosi per la creazione e lo sviluppo del Politecnico federale di Zurigo, poi fondato nel 1855.[2] La presenza nell'ateneo di numerosi docenti di spicco, fortemente voluta da Kern, creò i presupposti per la futura rinomanza scientifica dell'istituto.[2]
Fu direttore e membro del consiglio di amministrazione della Ferrovia del Nord-Est (Schweizerischen Nordostbahn-Gesellschaft) dal 1853 al 1857.[2] Compì i primi passi in ambito internazionale in qualità di inviato straordinario della Svizzera a Vienna nel 1848.[2] In occasione dell'affare di Neuchâtel, mostrò grande abilità quale rappresentante diplomatico speciale della Svizzera nelle trattative a Parigi.[2] Nominato nel 1857 ambasciatore straordinario e ministro plenipotenziario della Svizzera a Parigi dal Consiglio federale, ricoprì questa importante carica diplomatica fino al 1883.[2] Nel 1852 ottenne la cittadinanza onoraria di Frauenfeld e nel 1857 quella di La Chaux-de-Fonds.[2]
Note
^Johann Conrad Kern, su Parlamento Svizzero. URL consultato l'11 luglio 2022.