Prestò servizio come professore di letteratura comparata alla Columbia University dal 1899 al 1911, divenendo grazie al successo delle sue pubblicazioni uno degli studiosi più importanti nella sua materia: scrisse due edizioni della Storia della critica letteraria nel Rinascimento nel 1899 e nel 1908, nonché opere come Saggi critici del XVII secolo in tre volumi. Ha riassunto le sue teorie nel libro The New Criticism: Una conferenza tenuta alla Columbia University, 9 marzo 1910[1]: in essa egli polemizzò contro i vincoli delle categorie tradizionali come genere, tema e ambientazione storica allo scopo di vedere nuovamente ogni opera d'arte e per sé stessa[2].
A partire dal 1904, la sua indipendenza nella politica accademica lo fece entrare in constrasto con l'autocratico presidente dell'università Nicholas Murray Butler; le divergenze con l'amministrazione erano sia di natura personale sia in merito alla filosofia educativa. Lo scontro tra l'insegnante e il rettore raggiunse il culmine nel 1910, quando Spingarn si attivò in favore del professore Harry Thurston Peck, licenziano da Butler per un piccolo scandalo relativo a una promessa non mantenuta: cinque settimane dopo aver presentato la petizione in favore del collega anche Spingarn venne licenziato[3], diventando uno dei tanti docenti dimessi o esonerati durante il rettorato Butler, come George Edward Woodberry, Charles A. Beard e James Harvey Robinson.
Pur senza un incarico accademico, Spingarn continuò fino al 1917 a scrivere e curare la stesura di testi e saggi con mezzi indipendenti tanto quanto faceva prima. Durante la prima guerra mondiale partecipò al conflitto col grado di maggiore[4] e nel 1919 fu cofondatore della casa editrice Harcourt, Brace and Company. Combatté molte battaglie contro la discriminazione razziale e le sue idee lo resero un ispiratore della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), di cui fu leader della corrente ebraica: fu presidente della NNACP dal 1913 al 1919 e dal 1930 fino alla morte nonché tesoriere dal 1919 al 1930.
Nel 1914 istituì la Spingarn Medal, un premio assegnato annualmente dalla NAACP a chi si era particolarmente distinto per i diritti degli afro-americani: durante la prima guerra mondiale, secondo una pubblicazione NAACP, Spingarn fu determinante nel notare che "era stato istituito a Des Moines un campo di addestramento per ufficiali di colore e a circa 1.000 di loro era stato assegnato un comando".[5] Scandalizzato dal linciaggio di Jesse Washington, uno dei suoi obiettivi fu rendere «nella mente del pubblico il linciaggio come qualcosa di simile a un problema nazionale»[6].
Da sempre interessato al giardinaggio, negli anni venti accumulò la più grande collezione al mondo di clematis (ben 250 specie); pubblicò i risultati delle sue ricerche sulla storia antica dell'architettura del paesaggio e dell'orticoltura nella contea di Dutchess e servì come membro del Consiglio dei Direttori per il Giardino botanico di New York[7]. Viveva con la moglie Amy Einstein, con cui ebbe quattro figli, due maschi e due femmine, a Manhattan e nella loro tenuta di campagnam, che in seguito divenne la sala conferenze Troutbeck Innin di Amenia[8]; morì a seguito di una lunga malattia e nel testamento incluse un lascito per finanziare la Medaglia Spingarn a tempo indeterminato.
^Marvin A. Carlson, Theories of the Theatre: A Historical and Critical Survey from the Greeks to the Present, Ithaca, NY: Cornell University Press, 1984, 311-2
^Michael, Rosenthal, Nicholas Miraculous: The Amazing Career of the Redoubtable Dr. Nicholas Murray Butler (NY: Farrar, Straus and Giroux, 2006), 209ff