Joaquín Sáenz y Arriaga

Sáenz Arriaga nel marzo 1966.

Joaquín Sáenz (y) Arriaga (Morelia, 12 ottobre 189928 aprile 1976) è stato un presbitero, teologo e scrittore messicano.

Gesuita dal 1916 al 1952, è stato in seguito critico delle decisioni del Concilio Vaticano II (1962-1965) e dei papi post-conciliari. Fu scomunicato nel 1972 dalla Conferenza dei vescovi cattolici del Messico. Sáenz è considerato un promotore delle idee sedevacantiste.[1]

Joaquín Sáenz Arriaga quando era un giovane seminarista a Barcellona nel 1923.

Tradizionalismo

Da giovane Sáenz Arriaga fu partecipe dello spirito che caratterizzò i cristeros, con Miguel Pro e con altri martiri cattolici che combatterono contro il governo massonico del Messico e i comunisti negli anni 1920. Alcuni cattolici di fronte ai plotoni di esecuzione gridavano Viva Cristo Re!

Sáenz y Arriaga posto l'accento sulla dottrina cattolica della "Regalità di Cristo", milita contro la laicità e la separazione tra Stato e Chiesa.

Nel 1962, con l'evento del Concilio Vaticano II, egli con altri sacerdoti, terminò di scrivere, dopo 14 mesi di lavoro, il libro Complotto contro la Chiesa usando lo pseudonimo Maurice Pinay e fu distribuito ai Padri conciliari.

Quando il Concilio Vaticano II ha cominciato le riforme da attuare in Messico e Nord America, è stato Sáenz y Arriaga che ha guidato la lotta contro i cosiddetti "neo-modernisti". La sua intransigente lotta per il tradizionalismo cattolico lo ha portato a un rifiuto della "Chiesa Nuova": fu il primo a proporre la posizione teologica del sedevacantismo, che sostiene che, dopo la morte di papa Pio XII, vi sarebbe stata una sede vacante a Roma perché i seguenti papi avrebbero sposato gli insegnamenti eretici del Concilio Vaticano II.[2]

Sáenz y Arriaga successivamente scrisse queste idee nei suoi libri La nueva iglesia montiniana (La nuova Chiesa montiniana) (1971), e la Sede Vacante: Paolo VI no es Papa legítimo[3] (Sede Vacante: Paolo VI non è papa legittimo) (1973). In questi libri egli ha affermato che Paolo VI aveva perduto la sua autorità papale in quanto diffonde eresie manifeste, una posizione che aveva riferito tenuto per qualche tempo. Era un punto di riferimento dei laici e chierici tradizionalisti cattolici che si opponevano alle riforme del Concilio Vaticano II in Messico e Nord America, persuaderli a diventare indipendenti con la creazione di cappelle e chiese; sollecitò a procurare consacrazioni per creare linee alternative di vescovi.

Scomunica

In risposta alle sue attività, il cardinale messicano Miguel Darío Miranda y Gómez ha dichiarato ufficialmente che P. Sáenz y Arriaga era incorso nella scomunica. In risposta, don Moisés Carmona, suo collega e discepolo ha scritto: "Vi scomunicarono per la vostra fedeltà a Cristo, i Suoi insegnamenti e la Sua Chiesa. Beata scomunica! Finché è per questa ragione, tutte le scomuniche possono venire su di me!"[4][5] Nel 1970 Sáenz y Arriaga ha fondato, insieme con i padri Adolfo Zamora e Moisés Carmona, l'Unión Católica Trento e nel frattempo ha anche consigliato i cattolici tradizionalisti americani dissidenti di formare le proprie organizzazioni, che ha portato il conservatore padre Francis E. Fenton a fondare l'Orthodox Roman Catholic Movement (ORCM).

La malattia e la morte

Secondo il suo biografo, Antonio Rius-Facius, p. Sáenz è morto di cancro alla prostata il 28 aprile 1976.[6] Nel suo testamento, scritto tre giorni prima della sua morte, Sáenz y Arriaga ha scritto: «La mia vita e tutto ciò che è più prezioso per me che ho sacrificato per Cristo, per la Chiesa e per il Papato» e, ha aggiunto,«Possa l'ultimo grido della mia anima essere quello dei nostri martiri messicani - Viva Cristo Re Viva la Vergine di Guadalupe[7] Dopo la sua morte, l'opera di Sáenz y Arriaga è stata proseguita dai padri Adolfo Zamora e Moisés Carmona in Messico, da padre Francis E. Fenton e dai membri del'Orthodox Roman Catholic Movement (ORCM).[8], e P. Burton Fraser negli Stati Uniti. In Messico nel (2007), il movimento tradizionalista di Sáenz, è morto. Tuttavia, i sedevacantisti dell'Unión Católica Trento conservano ancora delle chiese, cappelle e un monastero.

Note

  1. ^ Sodalitium N. 56 anno 2003 pag.38 nota 19 «[...] Padre Sáenz dottore in filosofia e teologia, faceva parte del gruppo che editò il libro "Complotto contro la Chiesa". Il suo "sedevacantismo" fu quindi "preventivo"!».
  2. ^ Con testi di Mons Guèrard des Lauries, Introduzione al problema dell'autorità don Francesco Ricossa IV. Il problema dell'autorità: storia, posizioni e soluzione, in Il problema dell'Autorità e dell'episcopato, Centro Librario Sodalitium, 2005, p. 21 23.: «Nello stesso tempo, ma nel Messico dei "Cristeros" si leva la voce del Padre Joaquín Sáenz y Arriga, gesuita e fondatore della "Unión Católica Trento". Anch'egli rifiuta l'insegnamento del Vaticano II e scrive nel 1966: "La nueva Iglesia Montiniana" a cui farà seguito, nel marzo 1973, un libro voluminoso e dal titolo eloquente: "Sede Vacante. Paulo VI no es legítimo Papa". L'autore vi sostiene che Paolo VI (G.B. Montini) non è Papa legittimo ma antipapa, o perché al momento dell'elezione svoltasi canonicamente non era soggetto capace per precedente eresia o perché, realmente eletto, ha perso il pontificato per la sua personale eresia, specialmente approvando il Concilio e la nuova messa».
  3. ^ Sodalitium N. 56 anno 2003, p.38 nota 19 «[...] Padre Saènz dottore in filosofia e teologia, faceva parte del gruppo che editò il libro "Complotto contro la Chiesa". Il suo "sedevacantismo" fu quindi "preventivo"! Di più. Nel 1969, presso l'abbè de Nantes, fa parte del gruppo "sedevacantista". Inoltre nel libro 'La Nueva Iglesia Montiniana' del 15 agosto 1971 afferma che Paolo VI non è Papa ».
  4. ^ (ES) «A usted lo excomulgaron por su fidelidad a Cristo, a sus enseñanzas, a su iglesia. ¡Bendita excomunión! Como sea por eso, que me vengan todas las excomuniones» - quoted in Rius-Facius, p. 155.
  5. ^ Contemporary Mexico: Papers of the IV International Congress of Mexican History pp. 311- 312
  6. ^ (ES) See Rius-Facius, pp. 180-89.
  7. ^ (ES) «Mi vida y todo lo más precioso que ella pudiera tener para mí la he sacrificado por Cristo, por la Iglesia y por el Papado [...]. Que el último suspiro de mi alma sea el de nuestros Mártires mexicanos: Viva Cristo Rey, Viva la Virgen de Guadalupe!» - quoted in Rius-Facius, p. 185.
  8. ^ (EN) An Introduction: Fr. Joaquín Sáenz y Arriaga (1899-1976) Url consultato il 15 giugno 2014.

Bibliografia

  • (ES) Antonio Facius Rius, Excomulgado! Excommunicated! - trajectory and thought of presbyter Dr. Joaquín Sáenz Arriaga, Costa Amic Editore (note tratte sono di chiusura dall'edizione del 1983), 1980.
  • Con testi di Mons Guérard des Lauries, Il problema dell'Autorità e dell'episcopato, Centro Librario Sodalitium, 2005.

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