Nata a DeLisle, Mississippi, nel 1977. Dopo essere stata vittima di bullismo alla scuola pubblica,[2] prosegue i propri studi all'Università di Stanford dove ottiene un Bachelor of Arts in Inglese nel 1999[3] ed un Master of Arts in studio dei media e comunicazione nel 2000[3][4]. Ward decide di diventare una scrittrice per onorare la memoria del fratello minore, ucciso da un autista ubriaco nell'ottobre del 2000.[4]
Poco dopo, lei e la sua famiglia furono vittime dell'Uragano Katrina. Con la loro casa che si allagava velocemente, la sua famiglia decise di usare la macchina per raggiungere la vicina chiesa di comunità, ma finirono incagliati in un campo pieno di trattori. Quando furono ritrovati dalla famiglia bianca proprietaria del terreno, si rifiutarono di invitarli nella loro casa.[7] Stanchi e traumatizzati, riuscirono a trovare riparo nella casa di una famiglia bianca vicina.[8]
Ward inizia poi a lavorare presso l'Università di New Orleans, mentre si reca al lavoro ogni giorno si confronta con i resti dell'uragano e con le diverse storie di sofferenza e ritorno alla vita normale delle famiglie locali. Per tre anni dopo l'uragano Ward non riuscirà più a scrivere, periodo che le darà il tempo per trovare un editore per il suo primo romanzo, La linea del sangue.[9]
Carriera letteraria
Nel 2008, quando Ward aveva deciso di abbandonare la scrittura per un corso da infermiera, La linea del sangue è stato accettato dalla casa editrice Agate Publishing.[8][10]
Nel luglio 2011 Ward annunciò che aveva finito di scrivere la prima bozza del suo terzo libro, definendola la cosa più difficile che aveva mai scritto. Sotto la falce, pubblicato nel 2013, è un memoir che racconta la vita del fratello e di altri quattro giovani ragazzi afroamericani che hanno perso la vita nella sua città natale.[2]
Salvare le ossa (Salvage the Bones, 2011), Milano, NN Editore, collana La stagione, 2018, 320 pagine, traduzione di Monica Pareschi; ISBN 978-88-99253-83-7.