Jakob Knudsen

Jakob Knudsen nel 1913

Jakob Christian Lindberg Knudsen (Rødding, 14 settembre 1858Birkerød, 21 gennaio 1917) è stato uno scrittore danese, un autore molto letto e discusso nella prima metà del XX secolo[1].

Biografia

Lapide di Jakob Knudsen a Rødding

Knudsen fu figlio di Jens Lassen Knudsen (1819-1886), in un primo tempo insegnante universitario a Rødding e in seguito pastore di una parrocchia rurale, di carattere forte e severo, che influenzò il figlio nelle sue scelte di vita.[2]

Knudsen si dedicò dapprima all'insegnamento nella scuola popolare di Askov, e successivamente diventò ministro di culto, responsabile della conduzione spirituale della comunità cristiana, a Randers.[2]

Si avvicinò alla letteratura nel 1896 e tre anni dopo pubblicò il suo primo romanzo significativo, intitolato Den male Praest ("Il vecchio pastore"), che si caratterizzò per le tendenze e le tematiche peculiari presenti in tutta la carriera dello scrittore: la descrizione dei problemi etico-sociali, la cultura contadina, l'educazione autoritaria del padre, inserite in un àmbito di spiegazione religiosa della vita,[3] che consenta di superare la paura e ottenere la forza di essere se stessi tramite la grazia e la fede in Dio.[2]. Inoltre Knudsen manifestò la sua opinione sui risposati e sull'atteggiamento della chiesa di fronte alla morale comune.[1]

Quindi le sue opere furono incentrate dal tema dei conflitti delle anime, sia i primi scritti come Gaering ("Pentimento", 1902), Afklaering ("Purificazione", 1902), Rodfæstet ("Ben radicato", 1911), sia nelle descrizioni profonde e appassionate sul cammino verso la vera fede di Lutero in Angst ("Angoscia", 1912) e Mod ("Coraggio", 1914), considerati i suoi capolavori.[3] Gaering e Afklaering si rivelarono opere autobiografiche incentrate sul conflitto tra un'educazione cristiana e una successiva influenza mondana: la trama descrisse l'innamoramento del protagonista dell'affascinante ebrea Rebecca, amante della natura e della sensualità.[2]

Sind ("Menti", 1903) fu un libro fermo ed energico sul fanatismo, sull'autosufficienza e sulla giustizia del mondo contadino, invece Rodfæstet, approfondì la ricerca interiore, di se stesso, da eseguire tramite un'educazione e una tradizione rigorose, che consentono di essere amici con gli uomini e con Dio.[1]

In altri romanzi, quali Fremskridt ("Progresso", 1907) e Inger (1906), Knudsen evidenziò idee antidemocratiche e antifemministe, anche se si dimostrò non proprio reazionario; difatti i protagonisti dal carattere duro delle sue opere, al centro di crisi spirituali e morali, dimostrarono sempre di possedere sentimenti di sofferta umanità.[3]

Le opere che esemplificarono queste caratteristiche furono To slaester ("Due generazioni", 1910) e En Ungdom ("Una giovinezza", 1914).[3]

Inoltre, Knudsen collaborò con numerose riviste per le quali scrisse articoli, così come pubblicò una parte delle sue lezioni, raccolti in Livsfilosofi ("Filosofia della vita", 1908) e Idé og Erindring ("Idea e memoria", 1949).[1]

Il suo lavoro più famoso oggi è l'inno del mattino, intitolato Se, nu stiger solen af havets skød ("Guarda, ora il sole sorge dal piede del mare"1891),[2] nel quale espresse il suo ideale dell'uomo che accoglie la pienezza della vita, della natura e della creazione di Dio.

Knudsen fu membro del 'Gruppo di Jylland', che raggruppava artisti, letterati e uomini di cultura, aventi l'obiettivo di elogiare la provincia danese dello Jutland, in contrapposizione alla cultura 'mondanizzata' della capitale.[3]

Knudsen è stato un autore molto letto e discusso nella prima metà del XX secolo.[1]

Opere principali

  • Den først' af de catilinarisk' Taaler af Marcus Tullius Cicero øwersaat epaa Jysk af Jakob, 1887;
  • Cromwells Datter, 1891;
  • Christelige Foredrag, 1893;
  • Et Gjensyn, 1898;
  • Den gamle præst, 1899;
  • En forlovelse, 1900;
  • Adelbrand og Malfred, 1900;
  • Gjæring – Afklaring, 1902;
  • Sind, 1903;
  • En Gammel Slægt, 1904;
  • For Livets Skyld, 1905;
  • Inger, 1906;
  • Fremskridt, 1907;
  • Livsfilosofi, 1908;
  • Varulven, 1908;
  • Lærer Urup, 1909;
  • To Slægter, 1910;
  • Rodfæstet, 1911;
  • Angst, 1912;
  • En Ungdom, 1913;
  • Mod, 1914;
  • Jyder. Sytten Fortællinger, 1915;
  • Den Gang, 1916.

Note

  1. ^ a b c d e (DA) Jakob Knudsen, su adl.dk. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020).
  2. ^ a b c d e (DA) Jakob Knudsen, su litteratursiden.dk. URL consultato il 3 settembre 2018.
  3. ^ a b c d e le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 284.

Bibliografia

  • (DA) Richard Andersen, Jakob Knudsen, Det Danske Forlag, 1958.
  • (DA) Svend Bjerg 1982., Jakob Knudsen – erfaring og fortælling, Forlaget Aros, 1982.
  • (DA) Povl Schmidt, Drømmens dør. Læsninger i Jakob Knudsens forfatterskab, Odense Universitetsforlag, 1984.
  • (DA) Henrik Wigh-Poulsen, Hjemkomsten og det åbne land, Forlaget Vartov, 2001.
  • (DA) August F. Schmidt, Jakob Knudsen. Randbemærkninger til nogle af hans Arbejder samt et bibliografisk Tillæg, Christian Lecture, 1936.
  • (DA) Holger Begtrup, Jakob Knudsen, Gyldendal, 1918.
  • (DA) Svend Norrild, Jakob Knudsen, 1935.
  • (DA) Carl Roos, Jakob Knudsen – Et forfatterskab, Gyldendal, 1954.
  • (DA) Richard Andersen, Jakob Knudsen, 1958.
  • (DA) Margrete Auken, Den pietistiske A-theisme. Jakob Knudsens kritik af naturalismen, in Kritik, n. 19, 1971, pp. 64-80.
  • (DA) Jørgen Bukdahl, Angst og Mod, in Dansk national Kunst, 1929.
  • (DA) Jørgen Elbek, Jakob Knudsen, in Danske digtere, I, 1980, pp. 149–68.
  • (DA) Tom Finsen, Den dæmoniske idealisme, in Kredsen, XLI, 1973, pp. 88–99.
  • (DA) Aage Henriksen, Komplekset Jakob Knudsen, in Den intellektuelle, 1974, pp. 75–80.

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Controllo di autoritàVIAF (EN54213211 · ISNI (EN0000 0000 8343 738X · BAV 495/209107 · LCCN (ENn82212712 · GND (DE116262079 · BNF (FRcb123029645 (data) · J9U (ENHE987007426474705171

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