In ottemperanza ad una normativa regolamentare della J.League che prescrive l'introduzione delle retrocessioni nel caso in cui il lotto delle squadre partecipanti superi il numero di 20[1], l'edizione 2012 della J.League Division 2 fu la prima caratterizzata dalla presenza di posti validi per il declassamento in Japan Football League[1]. Secondo i criteri stabiliti il 17 gennaio[2], l'ultima classificata avrebbe ottenuto la retrocessione diretta mentre la penultima avrebbe dovuto disputare un playoff promozione/salvezza contro la seconda classificata del terzo livello (oppure la prima che possa soddisfare i criteri per l'iscrizione in J.League nel caso in cui la seconda non ne sia in grado)[2]. Vi furono delle modifiche regolamentari anche in zona promozione: le squadre classificatesi tra il terzo e il sesto posto si sarebbero affrontate in un playoff consistente in un mini-torneo a eliminazione diretta la cui vincitrice avrebbe ottenuto l'accesso in massima categoria[3][4][5].
Il campionato
Il torneo vide la pronta risalita del Ventforet Kofu: dopo aver trascorso quasi tutta la prima parte della stagione nelle prime posizioni, oscillando tra i posti validi per la promozione diretta e quelli per i playoff, il Ventforet assunse definitivamente il comando della classifica grazie alla vittoria nel big-match del 29 luglio contro il Tokyo Verdy[6], accumulando in seguito un vantaggio tale da permetterle di assicurarsi, con tre giornate di anticipo, l'ascesa nella categoria superiore[7]. Nelle posizioni immediatamente successive vi fu un'iniziale bagarre da cui uscì avvantaggiato il Kyoto Sanga Football Club che, a partire dal 19 agosto, occupò il secondo posto valido per l'accesso diretto in prima categoria[8]. Pareggiando all'ultima giornata contro un Ventforet ormai privo di obiettivi da raggiungere, il Kyoto Sanga si fece tuttavia sorpassare da uno Shonan Bellmare rimasto in scia: la squadra si vide quindi costretta a disputare i playoff validi per la terza promozione assieme a Yokohama FC, Oita Trinita e JEF United[9], qualificatesi alla fase con un turno di anticipo grazie al calo a cui andò incontro il Tokyo Verdy nelle ultime giornate[10]. Il torneo vide, infine, prevalere l'Oita Trinita che, dopo aver escluso il Kyoto Sanga in semifinale, ottenne la promozione grazie a un gol segnato da Takenori Hayashi nei minuti finali dell'incontro conclusivo con il JEF United[11].
Data la presenza, in Japan Football League, di una sola squadra capace di soddisfare i requisiti necessari per la promozione in seconda divisione, la zona retrocessione fu limitata all'ultimo posto valevole per il declassamento automatico[12]. Il verdetto, deciso all'ultima giornata, condannò l'esordiente Machida Zelvia, autore di un disperato tentativo di rimonta nel finale[12].