Costruito per supportare le missioni Voyager, è la principale installazione statunitense per l'astronomia nell'infrarosso. È gestito dall'Università delle Hawaii, nell'ambito di un accordo di cooperazione con la NASA. Secondo le regole di assegnazione, la metà del tempo di osservazione è dedicata allo studio del Sistema solare.[1]
IRTF ospita quattro strumenti:
SpeX è uno spettrografo che opera tra 0,8 e 5,4 μm, con risoluzione da bassa a moderata (da R = 100 a R = 2000), con prismi dispersori incrociati con guidatore infrarosso parallelo.[2]
CSHELL è uno spettrografo che opera tra 1 e 5,5 μm, con alta risoluzione (R = 30 000)[3]
MIRSI è una fotocamera operante nell'infrarosso termico, tra 4,9 e 25 μm con la possibilità di utilizzare la tecnologia grisma (una combinazione di prismi e reticoli di diffrazione), che le permette di operare anche misurazioni spettroscopiche.[4]
NSFCam2 è una fotocamera operante tra 1 e 5,5 μm, adatta alla scienza planetaria. È dotata di un'ampia serie di filtri e di un filtro variabile in modo continuo (CVF).
IRTF ospita anche vari strumenti in visita, comunemente spettrografi nell'infrarosso termico.
Confronto con i contemporanei
I telescopi dedicati alle osservazioni nell'infrarosso necessitano di essere collocati in una località asciutta e ad elevate altitudini, di strumentazioni specifiche e di specchi o lenti di alta qualità, così come i telescopi operanti nel visibile. Di seguito sono elencati altri telescopi risalenti al 1980 operanti nell'infrarosso ottico e nel vicino infrarosso.
^(EN) L.K. Deutsch, et al., MIRSI: a Mid-InfraRed Spectrometer and Imager, in Iye, Masanori; Moorwood, Alan F.M. (a cura di), Instrument Design and Performance for Optical/Infrared Ground-based Telescopes., Proceedings of the SPIE, Volume 4841, 2003, pp. 106-116. URL consultato l'11 febbraio 2011. DOI: 10.1117/12.461436