Il libro è costituito da 78 brevi capitoli, ognuno dei quali ha un titolo a tre elementi: la parola Casa, la definizione e una data. Si comincia con il 1975 e si arriva al 2021, ma non c'è un ordine cronologico apparente e le date non sono progressive. Le Case possono essere ripetute; così avviene per la Casa del sottosuolo,[4] la Casa di Prigioniero,[5]. Il capitolo 72, dedicato alla Casa di Tartaruga, è ambientato nel 2048. L'ultimo capitolo, senza data, è anche il terzo sui Ricordi fuoriusciti.[6]
Le Case
Il termine Casa accomuna spazi di diversa natura, tuttavia in grande maggioranza si tratta di luoghi di abitazione umana, con strutture edilizie (pareti, pavimenti, finestre) e un numero limitato di presenze. Vi sono anche ambienti visti attraverso lo schermo del televisore: così divengono Case ad esempio l'auto in cui è stato ucciso Poeta o quella in cui è stato rinvenuto Prigioniero, perché lo schermo è concepito come il fondo di un corridoio che si può attraversare. La cabina telefonica diventa la Casa dell'Adulterio, grazie all'unione che il filo crea tra i due amanti. Singolare è la Casa del persempre[7], ossia l'anello nuziale che sancisce un matrimonio come eterno, ma poiché questo matrimonio non durerà per sempre, la Casa sarà lasciata.
Gli umani nelle Case
Nelle Case, i testimoni di quanto avviene sono gli oggetti, oppure gli occupanti umani, visti come oggetti. Non c'è discorso diretto e le rare parole pronunciate sono descritte senza commento. Gli umani hanno moltissimi pensieri ed emozioni, ma non si procede per approfondimento. La figura centrale è chiamata Io e la narrazione ruota attorno alla sua vita, iniziata nel 1975 e proseguita fino al 2021. Tutti i problemi di Io con i familiari (Padre, Madre, Sorella, Nonna, Parenti, Nonno che non esiste) spiegano quanto una fotografia o una breve sequenza sonora; non viene mai svelato per quale motivo si descrivano fatti di violenza, di strappo, di morte. Più esaustivo è il racconto dell'unione tra Io e Moglie con Bambina: Io ha preso in mano la sua vita e parteciperà alle chiusure di queste Case.
Prigioniero e Poeta
Questi due personaggi, visti da Io attraverso lo schermo del televisore, non vengono mai designati per nome. Le date e le circostanze di vita e morte indicano in essi Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini. Le loro Case sono un appartamento, due auto, uno spazio desolato all'Idroscalo di Ostia. Sono anche Case del Poeta la mappa di un appartamento e la sua realizzazione. La prima infanzia di Io è segnata dallo stillicidio di immagini televisive sui due illustri personaggi, vissute dal piccolo ancora lontano dall'età della ragione come luoghi da raggiungere infrangendo la barriera dello schermo. Queste impressioni visive e sonore presuppongono anche ciò che Io non ha visto: spari, sirene urlanti e molta altra violenza, tutto finito nella Casa dei ricordi fuoriusciti, insieme ai vari e irrisolti rapporti con la famiglia.[8]
La Tartaruga
È forse la creatura più viva del libro. Presente sin dal primo vagito di Io, è un animale che sta nel cortile della Casa d'inizio e vi permarrà ben oltre i confini di queste pagine. Io interagisce con Tartaruga da piccolissimo, poi con altre tartarughe quando sarà più adulto. E vi sono anche le tartarughe lasciate in un laghetto, le quali hanno finito con l'allontanare le nutrie. Legata perennemente al suo carapace, è l'esempio perfetto di casa in cui si controlla tutto. Ma Io vede la proiezione della sua tartaruga in mille cose, come la forma di un celeberrimo monumento romano,[9] oppure nelle scarpe che indossa mentre sta con Moglie e Bambina.[10]
Edizioni
Andrea Bajani, Il libro delle case, Narratori Feltrinelli, Milano 2021 ISBN 978-88-07-03433-6
Note
^Area di voto, su premiostrega.it. URL consultato il 18 giugno 2021.
^I 5 finalisti, su premiocampiello.org. URL consultato il 18 giugno 2021.
«Il secondo paio di piedi è nascosto dentro il carapace delle scarpe di Io. Le due testuggini – corazza in pelle scura – convergono, le due punte sono appoggiate l'una all'altra.»