Il Giorno in cui la Terra sorrise (The Day the Earth Smiled) si riferisce alla data del 19 luglio 2013, giorno in cui la sonda Cassini si è voltata per catturare un'immagine di Saturno[1], il suo sistema di anelli e la Terra durante un'eclissi solare, come aveva già fatto due volte nel passato (nel 2006 e 2012) durante i suoi 9 anni in orbita. Il nome si riferisce anche a tutte le attività associate con l'evento. L'idea è stata del leader del Cassini imaging team e scienziata planetaria Carolyn Porco[2]. L'obiettivo era quello di far riflettere l'intera popolazione mondiale sul nostro posto nel cosmo, di meravigliarsi della vita sulla Terra, e nel momento in cui venivano scattate le foto, di guardare in su e di sorridere in festa.[3][4] Il mosaico definitivo del 19 luglio, elaborato al Cassini Imaging Central Laboratory for Operations (CICLOPS), è stato pubblicato il 12 novembre 2013.[5][6] La foto include il pianeta Terra, Marte, Venere; e numerose lune di Saturno.[7] Una vista a risoluzione più alta è stata fatta con la macchina fotografia ad angolo stretto di Cassini della Terra e la Luna come punti di luce distinti che è stata pubblicata subito dopo il 19 luglio.
La sonda Cassini ha fatto foto della Terra ad una distanza di circa un miliardo di miglia alle 21:27 UTC, il 19 luglio 2013. Diverse attività sono state pianificate per l'occasione:
Le immagini grezze provenienti dalla sonda Cassini sono arrivate a Terra subito dopo l'evento, e un paio di immagini elaborate – un'immagine ad alta risoluzione della Terra e della Luna, e una piccola porzione del mosaico grandangolo che mostra la Terra – sono state pubblicate qualche giorno dopo le sequenze di immagini del 19 luglio.[12][13]
L'elaborazione dell'intero mosaico è stato svolto al Cassini Imaging Central Laboratory for Operations (CICLOPS) sotto la direzione di Carolyn Porco, ed è durato circa due mesi.[14] Nel corso delle 4 ore che sono servite a Cassini per fotografare l'intera scena larga 404880 miglia, la sonda ha catturato 323 immagini in totale, 141 delle quali sono state usate nel mosaico definitivo.[7] La NASA ha riferito che quell'immagine è la prima in cui quattro pianeti – Saturno, la Terra, Marte e Venere – sono stati catturati tutti in una volta con luce visibile dalla sonda Cassini.[15] È stata anche la prima volta che il pubblico è stato avvisato in anticipo che la loro foto sarebbe stata scattata dal sistema solare esterno.[4][16]
La pubblicazione ufficiale del mosaico definitivo dalla NASA il 12 novembre 2013, è stata accolta con clamore dai media di tutto il mondo.[5][6][17][18][19] L'immagine è stata messa in copertina del New York Times il giorno seguente.[20][21] Personaggi pubblici, compreso Seth MacFarlane hanno lodato l'immagine.[22] Il mosaico è stato anche presentato da Carolyn Porco e dedicato alla memoria di Carl Sagan durante una cerimonia alla Library of Congress per celebrare la sua acquisizione degli scritti di Sagan.[23] In più un collage delle immagini presentate da 1600 persone alla Campagna Wave at Saturn è stato pubblicato il 12 novembre.[24]
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