Nel 2006, si licenzia al corso superiore dell'Accademia militare dello stato maggiore generale interarmi della Federazione Russa. Tra il 2009 e il 2011 è dapprima vicecapo e, successivamente, dal 2011 al 2017, capo del Dipartimento del servizio stampa e informazione del Ministero della difesa della Federazione Russa.[1][2]
Nel frattempo, nel febbraio 2013, con decreto presidenziale Konašenkov viene promosso al grado militare di maggior generale.[1][2]
Nel 2015 diventa noto al grande pubblico per la copertura dell'operazione militare russa in Siria;[3] dal marzo 2017 è a capo del Dipartimento dell'informazione e delle comunicazioni esterne del Ministero della difesa russo nonché portavoce ufficiale dello stesso, dal 2022, nella stessa veste, copre “l’operazione militare speciale russa in Ucraina".[4][5]
Konašenkov ha smesso di apparire dopo il suo briefing del 18 ottobre 2024.[6]
Controversie
La testata giornalistica Proekt ha analizzato tutti i dispacci ufficiali sui progressi dell'invasione russa dell'Ucraina presentati da Konašenkov; in particolare sono state analizzate le informazioni sugli insediamenti conquistati, sulle perdite russe e quelle ucraine dall'inizio del conflitto al 29 giugno 2022. I giornalisti hanno documentato numerose incongruenze aritmetiche nelle cifre delle perdite subite dagli ucraini: un numero totale decrescente rispetto a quello dato in un giorno precedente, enormi perdite sia in numeri assoluti sia rispetto al numero totale reale delle FF.AA. ucraine. Inoltre, Konašenkov ha più volte annunciato la conquista dello stesso luogo come accaduto per Kreminna (solo per citare un esempio).[7]
^(EN) Igor Konashenkov. Biography, su Ministero della difesa della Federazione Russa. URL consultato il 14 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2021).