Matthias Leitner o Mathias Leitner, detto Hias (Kitzbühel, 22 settembre 1935), è un ex sciatore alpino e allenatore di sci alpino austriaco.
Biografia
Carriera sciistica
Stagioni 1955-1958
Sciatore polivalente con maggior propensione alle prove tecniche originario di Mittelberg, comune austriaco raggiungibile soltanto dalla Germania, Hias Leitner era fratello di Adalbert e Ludwig[1][2], a loro volta sciatori alpini; debuttò in campo internazionale in occasione del trofeo dell'Hahnenkamm 1955 (Kitzbühel 15-16 gennaio), dove si classificò 10º nella discesa libera, 38º nello slalom speciale e 23º nella combinata[3], e l'anno dopo si piazzò 3º nella discesa libera, 3º nello slalom speciale e 2º nella combinata del Grand Prix de Chamonix (Chamonix, 11-12 febbraio 1956)[4].
Nel 1957 fu 2º nella combinata dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 19-20 gennaio)[5], vinse la discesa libera pre-iridata di Badgastein (23 gennaio)[6], si classificò 3º sia nella discesa libera sia nella combinata del trofeo Arlberg-Kandahar (Chamonix, 8-10 marzo)[7] e si piazzò 2º e 3º nei due slalom speciali del Grand Prix du Printemps (Méribel/Courchevel, 28-31 marzo)[8]. Nel 1958, dopo esser stato 2º nello slalom gigante dell'Internationale Adelbodner Skitage di Adelboden (5-6 gennaio)[9] e 2º nello slalom speciale e 3º nella combinata del trofeo del Lauberhorn di Wengen (11-12 gennaio)[10], esordì ai Campionati mondiali e a Badgastein 1958 (2-9 febbraio) si classificò 5º nella discesa libera, la sola gara nella quale prese il via[11]; nel prosieguo della stagione si piazzò 2º nella combinata dell'Arlberg-Kandahar (Sankt Anton am Arlberg, 7-9 marzo)[12], 3º nella discesa libera, 2º nello slalom speciale e 2º nella combinata del trofeo Holmenkollen-Kandahar (Holmenkollen, 13-15 marzo)[13] e 3º nello slalom speciale del Grand Prix du Printemps (Val-d'Isère, 26-28 marzo)[14].
Stagioni 1959-1960
Nella stagione 1958-1959 fu 2º nello slalom speciale del Lauberhorn (Wengen, 9-10 gennaio)[15], vinse lo slalom speciale e la combinata del trofeo Ruben Blan (Sankt Moritz, 23-25 gennaio)[16], si classificò 3º sia nella discesa libera sia nello slalom speciale di Rottach-Egern (7-8 marzo)[17], 2º nei tre slalom giganti del Grand Prix du Maurienne (La Toussuire, 5-6 aprile)[18] e si piazzò 1º e 2º negli slalom speciali del Grand Prix du Savoie (Méribel/Courchevel, 8-10 aprile)[19].
Nel 1960 vinse lo slalom speciale del Lauberhorn (Wengen, 9-10 gennaio), dove fu anche 3º nella combinata[20], e ai successivi VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 (19-27 febbraio), suo esordio olimpico, vinse la medaglia d'argento nello slalom speciale (valida anche ai fini dei Mondiali 1960, la sola gara nella quale prese il via; nel prosieguo della stagione vinse lo slalom speciale della Harriman Cup (Sun Valley, 5-6 marzo)[21] e la combinata degli International American Championships (Stowe, 11-13 marzo), dove si classificò anche 3º nello slalom gigante e 2º nello slalom speciale[22], e lo slalom speciale dell'Arlberg-Kandahar (Sestriere, 1-3 aprile)[23].
Stagioni 1961-1964
Nella stagione 1960-1961 si piazzò 2º nello slalom speciale del Criterium de la première neige (Val-d'Isère, 16-18 dicembre)[24], 3º sia nello slalom speciale sia nello slalom speciale della Coppa dei Tre comuni ladini (Val Gardena, 11-12 febbraio)[25] e vinse lo slalom speciale e fu 2º nella combinata dell'Otto Furrer Memorial (Zermatt, 17-19 marzo)[26]; l'anno dopo si classificò 3º nella combinata dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 21-22 gennaio)[27], ai Mondiali di Chamonix 1962 (10-18 febbraio) si piazzò 10º nella discesa libera, la sola gara nella quale prese il via[28], e alla 3-Tre di Madonna di Campiglio vinse lo slalom speciale e fu 2º nella combinata[29]
Nel 1963 si classificò 3º nello slalom speciale del Pokal Vitranc (Kranjska Gora, 2-3 marzo)[30] e vinse quello del Grand Prix du Savoie (Méribel, 23-24 marzo)[31]; nel 1964 si piazzò 2º nello slalom speciale del Lauberhorn (Wengen, 10-12 gennaio)[32] e ai successivi IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 (29 gennaio-9 febbraio), suo congedo agonistico, fu 21º nello slalom speciale, la sola gara nella quale prese il via.
Altre attività
Dopo il ritiro Leitner prese parte al circuito professionistico nordamericano (1964-1972) e in seguito divenne allenatore nei quadri della Federazione sciistica del Tirolo prima e poi, fino al 1999, in quelli della Federazione austriaca, seguendo atleti della nazionale come Leonhard Stock, Stephan Eberharter e Benjamin Raich[1].
Palmarès
Olimpiadi
- 1 medaglia, valida anche ai fini dei Mondiali:
Classiche
- 3-Tre
- 1 vittoria (slalom speciale a Madonna di Campiglio 1962)
- Arlberg-Kandahar
- 1 vittoria (slalom speciale a Sestriere 1960)
- Grand Prix du Savoie
- 2 vittorie (slalom speciale a Méribel/Courchevel 1959; slalom speciale a Méribel 1963)
- Harriman Cup
- 1 vittoria (slalom speciale a Sun Valley 1960)
- Lauberhorn
- 1 vittoria (slalom speciale a Wengen 1960)
- Otto Furrer Memorial
- 1 vittoria (slalom speciale a Zermatt 1961)
- Ruben Blan
- 2 vittorie (slalom speciale, combinata a Sankt Moritz 1959)
Campionati austriaci
Note
- ^ a b (EN) Hias Leitner, su olympedia.org. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) Ludwig Leitner, su olympedia.org. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 15-16.01.1955. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 11-12.02.56. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 19-20.01.1957. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 23.01.57. Bad Gastein (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 08-10.03.57. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 28-31.03.57. Meribel/Courchevel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 05-06.01.58. Adelboden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 11-12.01.58. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 02-09.02.1958. Bad Gastein, Austria, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 07-09.03.1958. St. Anton, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 13-15.03.58. Holmenkollen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 26-28.03.58. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 09-10.01.59. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 23-25.01.59. Sankt Moritz (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 07-08.03.59. Rottach-Eggern (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 05-06.04.59. La Toussouire (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 08-10.04.59. Courchevel-Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 09-10.01.60. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 05-06.03.1960. Sun Valley, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 11-13.03.60. Stowe, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 01-03.04.1960. Sestriere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 16-18.12.60. Val d'Isere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 11-12.02.1961. Val Gardena (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 17-19.03.61. Zermatt (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 21-22.01.1962. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ Albo d'oro 3-Tre (RTF), su newspower.it. URL consultato l'8 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) 02-03.03.63. Kranjska Gora, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ (EN) 23-24.03.63. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ (EN) 10-12.01.64. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
Collegamenti esterni
- (EN) Hias Leitner, su fis-ski.com, FIS.
- (EN, FR) Hias Leitner, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Hias Leitner, su Olympedia.
- (EN) Hias Leitner, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN) Matteo Pacor (a cura di), Hias Leitner, su Ski-DB.com.